NAPOLI – “Le parole pronunciate ieri a Caivano dal ministro Bussetti, oltre a offendere la Campania e l’intero Sud, ledono profondamente la dignità di una categoria, quella dei docenti della nostra terra, che da decenni rappresenta una risorsa preziosa proprio per le regioni del Nord. Professionisti che con sacrificio e senso del dovere, ovunque abbiano lavorato, anche a migliaia di chilometri da casa, hanno trasmesso ai loro studenti i valori, la conoscenza e la cultura che hanno reso grande il Sud e l’intero paese. Offendendo loro, Bussetti ha offeso tutti gli studenti e i tanti lavoratori e professionisti che questi meravigliosi insegnanti hanno accompagnato nel loro percorso didattico. Uomini e donne che l’hanno girato in lungo e in largo l’Italia, lontano dalle loro famiglie, dai loro figli, verso i quali Bussetti dovrebbe mostrarsi soltanto grato. Prima di rimettere piede un’altra volta in Campania o in qualunque altra regione del Sud, dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con l’intera categoria di insegnanti. Altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui oggi siede”. Così i consiglieri regionali della Campania del Movimento 5 Stelle.
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Un breve e idoneo commento che, vi ho ripetutamente inviato senza riuscire a decifrarlo per via allegato, vi potrà descrivere meglio i sentimenti ed il pensiero di una categoria troppo spesso bistrattata dalla pubblica opinione :
La professione insegnante e per esteso del pubblico impiego, è perseguitata dalla impietosa polemica popolare verso i cosiddetti ed impliciti relativi doveri professionali che , hanno poco da spartire con l’inettitudine e l’assenteismo , lamentati di frequente da chi non è mai stato partecipe a tali e complessi programmi e compiti .
La categoria docente e del pubblico impiego, pur se retribuita ai limiti del ridicolo persiste, tra mille impedimenti morali e materiali, negli ingrati compiti per cui vengono preposti, attraverso selezioni di carriera a carattere ultra trentennale, condizionate a livelli giuridici a chilometriche liste d’accesso, da considerare valide ad ogni latitudine nazionale e senza alcuna trasferta mensile; caratterizzate da scatti di carriera infinitesimali che, costituiscono la generale considerazione e condizione mantenuta al riguardo dal governo in carica prima e, dai cittadini tutti di conseguenza . Con pesanti ripercussioni sulle specifiche strutture d’esercizio, fatiscenti abilitati a contenuti programmatici inadeguati per mezzi e fini per cui sono stati realizzati da commissioni esterne e dominanti .
Da verificare in loco sono le strutture preposte a tali compiti dalle amministrazioni locali che, spesso prive di sussidi degni di tal nome e arredo consono per ogni fascia d’età, sono distribuiti sempre in numero insufficiente alla platea scolastica e mal monitorati, utilizzati senza ritegno, anche da chi dovrebbe sorvegliarne l’uso . Gli spostamenti interni dei docenti non obbediscono ad alcuna causa d’impiego razionale . Inesistente ogni e relativa ubicazione degli spazi adoperati .
In alcun altro settore retributivo si prelevano le gabelle dovute e direttamente in busta paga, a sostegno in maniera coatta d’ ogni categoria posta a rischio, dalla amministrazione di stato che osa mantenere in vita popolazioni di disoccupati, evasori, irregolari immigrati, barboni …
Vorrei considerare i reali privilegi di cui collettivamente si disquisisce a sproposito con, un salario che non consente certo accesso a paradisi fiscali e/o ulteriori attività lucrative !!