“Natale è una musica.
Quella che ascoltavi solo la notte di Natale,
la stessa che la madre cantava al figlio adagiato sulla paglia.
Quella che tua madre ti cantava per farti addormentare.
Quella che hai cantato mentre cullavi i tuoi bambini
Queste parole sono scritte nel depliant che illustra il concerto del Coro polifonico “S. Leonardo”che si è tenuto la sera del 22 dicembre scorso. a Procida, presso la chiesa di S. Antonio di Padova. Cosa sarebbe il Natale procidano senza la performance di questo coro? Le parole del depliant si estrinsecano in una serie di melodie dolcissime dal contenuto lirico intenso e di varia estrazione geografica, quasi a dare il senso dell’universalità del Natale. Nell’ascoltarle la commozione ti assale e ti trasporta, senza che tu te ne renda conto, in un mondo mistico quasi onirico. Ed è ciò che è capitato a me l’altra sera. Il programma, variegato e polimorfo, spaziava dal classico al moderno e dal popolare al colto. Si è andato dal “Magnificat” di Frisina a “Days of Beauty di Gielo, da “Werde munter mein Gemute” di Bach a “I dodici giorni di Natale” , melodia tradizionale inglese, quasi una filastrocca, da “Nu muorzo ‘e Paraviso” di S. Alfonso a “All On a silent night”, per concludere con il ritmo incalzante e coinvolgente di “Oh appy day”. E questo solo per citare alcuni titoli. Inutile dire che questa variegatura del programma è opera del maestro Aldo De Vero, direttore del Coro, che si è fatto un punto di onore nello spaziare anche in altri campi che non appartengano solo alla “nostra” tradizione natalizia. Le voci soliste, Michaela Barbiero, Mariarosaria Costagliola, Mariya Hironovska e Rosaria Lauro, hanno dialogato magnificamente con le voci del coro. Il risultato è stato una sorta di affresco canoro che spaziava dal barocco ai più sfrenati ritmi moderni. I colpi di pennello di questo quadro musicale sono stati dati da Celeste Costagliola di Fiore, flauto traverso, Davide Cozzella, clarinetto, Glorianna Caiazzo, clarinetto basso, Vittorio Romano, basso, Francesco Almini, percussioni, Nicola Scotto, Sara Puglia e Marisa Puglia, organo, Elio Di Bernardo, arrangiamento strumentale. Ma la chicca della serata è stata l’esibizione del coro delle “Giovani voci”. Si tratta di un gruppo di ragazzi molto piccoli che affiancano il coro delle adulte. Questi giovanissimi sono alla loro seconda esibizione e sono migliorati tantissimo sotto la guida appassionata di Elio Di Bernardo e Michaela Barbiero. L’aver costituito un gruppo per un coro aggiuntivo è un’idea molto intelligente perché assicura la continuità del sodalizio ed il ricambio nel tempo. Complimenti ed ad maiora!
(foto di Antonio Anzalone)