caduta pigne
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Procida: Attenti alle pigne … in testa

caduta pigneOramai attraversare, a piedi, la centralissima Piazza della Repubblica (o Piazza Posta che dir si voglia) somiglia sempre di più al superamento di un percorso di guerra. Alla strada dissestata dove non pochi, cadendo, hanno sbattuto braccia e testa, traffico veicolare spesso disordinato (compreso i mezzi in sosta) si aggiunge una nuova difficoltà: caduta di pigne. Questo il cartello posto lungo tutto il marciapiede che si trova all’ombra dei pini. Guai a distrarsi, quindi.

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Un commento

  1. Quindi con questo cartello il comune ha segnalato il pericolo……… e la PIGNA…..a chi cojo cojo….!!!!!!!!?????????????
    Stanno facendo di tutto per creare i presupposti per rifare la piazza come avevano deciso di fare. Sarebbero bastati piccoli interventi man mano, sia alla strada che a tutto il reso per cambiare ed aggiustare, con piccole riparazioni , tutta la piazza. In questo modo, invece , creando disagio quotidiano di cui , la gente si lamenterà come in questo caso, e se ne parlerà, avranno vita facile ad effettuare lavori spendendo e spandendo, al grido: il popolo lo vuole!!
    Stiamo parlando di un comune che per apparare i debiti ha dovuto chiedere un prestito di diversi milioni di euro; e i cittadini di procida pagano tasse tra le piu care d’italia e per giunta si devono prender anche le pigne in testa?????
    Un comune che dopo aver regalato i propri beni che potevano portare denaro nelle casse comunali; dopo aver svenduto il patrimonio immobiliare; dopo che ha donato in comodato d’uso gratuito l’ex conservatorio a terra murata, in parte all’Orientale, in parte alla casa di Graziella, in parte a chiunque voglia andare a banchettare, distruggendo un bene comunale di altissimo valore, si accinge a regalare la chiesa di S. Margherita a tutti quelli che hanno voglia di passare una giornata diversa; basta organizzare unna manifestazione (non ha importanza a che livello) per poter usufruire della chiesa e di tutto il complesso anche come ristorante, con tanto di camerieri tavoli e ruttino finale.
    Ma dove sono le “autorità politiche, ecclesiali,di tutela, etc.
    Una chiesa ristrutturata e sbandierata come bene culturale, architettonico e tutelato e poi ci si va a banchettare?
    Ma caro Decano, curato, e Sig. Ricciardelli…ma vi sembra normale?
    A quanto il carcere?

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