Questo pomeriggio nel corso di una intervista, il Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto ha annunciato il ritiro di tutte le deleghe assegnate ai sei assessori. “Nel momento in cui verranno riassegnate – sottolinea Capezzuto – ognuno riceverà un obiettivo da raggiungere e se ciò non dovesse verificarsi l’assessore verrà immediatamente sostituito. Penso anche a coinvolgere – conclude il primo cittadino – personaggi appartenenti alla società civile a cui affidare il compito di portare a risoluzioni determinate problematiche in tempi prefissati.”
L’intervista completa ed in esclusiva andrà in onda sull’emittente televisiva “Capri Event” canale 271 del d.t. domani sera alle 20,00 nel corso del Tg delle Isole condotto dal giornalista Gaetano Ferrandino e poi nell’apposita finestra di questo blog.
Premesso che abbia ragione….. se, e dico se; questi nn raggiungeranno gli obbiettivi, verranno sostituiti. Se gli altri saranno uguali ai precedenti, farà una giunta di tecnici, dopo di ciò, andrà avanti a “mo” di sostituzioni ? un fac simile della Repubblica di San Marino?
Amministratori impresentabili: De Candia, Capezzuto, Scotto di Carlo Enrico, Aiello Rachele,Borgogna, Capodanno.
Cosa ci si può aspettare da tali persone? Quali competenze hanno?Che affidabilità e credibilità hanno? Sono al potere da anni ma l’Isola non ha tratto alcun beneficio……., tralasciando la moralità di alcuni amministratori.
procida senza governo, nessuno ne parla, forse perche comunque sono un paio di anni che non c’e piu? quindi come accorgersi e interessarsi per quello che non c’era e adesso non c’e piu neanche sulla carta…….
Il sindaco stesso e stato ache lui assessore da anni e ancora oggi risponde ai problemi del comune come se fosse l”ultimo arrivato”
Questi personaggi sul comune a qualcuno fanno comodo, è ovvio, qualcuno anche sul comune stesso(i dipendenti comunali in primis)
Quando ci decideremo a dare il voto per competenza e non per conoscenza avremo il diritto di lamentarci. Mi dispiace per qui pochi procidanigiudiziosi che pagano i vizi dei tanti.