L’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Dino Ambrosino, in questi giorni, rilancia la definizione delle oltre duemila pratiche di condono edilizio ancora in giacenza presso gli uffici di via Libertà, fatto che, certamente, rappresenta una opportunità, sia per rimpinguare le esanimi casse comunali, ma anche per i cittadini che così facendo potranno mettersi in regola e chiudere, una volta per tutte, una vicenda, tipica della burocrazia italiana, che, oramai, si trascinano da circa trent’anni e che, in alcuni casi, finisce per diventare uno scoglio insormontabile per accedere a mutui, finanziamenti o chiedere semplici ampliamenti o migliorie degli immobili, se non pregiudizievole per la stessa trasferibilità del bene.
“I cittadini – scrive l’Amministrazione in una nota affissa all’Albo Telematico del Comune e in un manifesto pubblico – che hanno depositato istanze di sanatoria edilizia ai sensi delle Leggi 47/85 e 724/94 e/o che vi hanno interesse sono invitati a prendere contatti – anche per il tramite di professionisti incaricati – con l’Ufficio Condono del comune allo scopo di definire il relativo procedimento da lungo tempo sospeso. E’ opportuno che si aderisca quanto prima all’invito onde evitare un definitivo provvedimento di archiviazione della procedura e conseguente ordine di demolizione delle opere da sanare, anche alla luce della recente pronunzia della Corte Costituzionale che fissa al 31 dicembre 2015 il termine entro cui le Amministrazioni locali devono pronunciarsi sulle domande di Condono Edilizio. Il pagamento del dovuto a titolo di diritti, oneri, sanzioni ed interessi (al tasso legale di anno in anno rilevato) potrà essere rateizzato (ad esclusione dei diritti d’istruttoria) e sarà richiesto esclusivamente alla conclusione con esito favorevole del procedimento. Una seria riqualificazione urbana – conclude il documento dell’Amministrazione – non può trascurare la definizione delle molte istanze di condono edilizio. Condono edilizio ancora pendenti al fine di restituire piena dignità al nostro territorio”.
Positive le prime reazioni di alcuni professionisti locali che, però, ritengono auspicabile, per agevolare tecnici e cittadini, che l’Amministrazione Comunale si adoperi anche per rinforzare l’organico attualmente impegnato presso l’Ufficio preposto all’espletamento delle pratiche (n°2 unità, di cui un LSU).