Lunga ed articolata interrogazione (che di seguito riportiamo) quella presentata dal gruppo consiliare “Insieme per Procida” in merito al progetto relativo ad “Interventi infrastrutturali nelle aree portuali destinate alla Pesca professionale”,comprendente:
– realizzazione di un laboratorio per l’accertamento delle caratteristiche igienico – sanitarie del pescato e bollatura sanitaria ai sensi del D.L. 530/92 e 531/92;
– realizzazione di un punto di sbarco del pescato;
– sistemazione del molo di sottoflutto di levante all’interno del Porto commerciale di Marina Grande per creazione di ormeggio ed impianti al servizio dell’imbarcazioni da pesca.
In riferimento al progetto suindicato,
Premesso
che con Delibera di G.M. n.77 del 1/3/2004, il Comune di Procida dava incarico alla “Società Consortile per Azioni conla Provinciadi Napoli per il Patto Territoriale della Pesca e Acquacultura”, di elaborare i progetti suindicati, prevedendo finanziamenti reperibili nella misura 4.22 dei POR Campania, sottomisura 5 e 4A;
che con delibera di G.M. n.328 del 2/12/2004, il Comune di Procida approvava il progetto definitivo della “Società consortile per Azioni Patto perla Pescae Acquacultura”, con l’utilizzo dei finanziamenti POR della Regione Campania;
che l’intero progetto veniva ammesso a finanziamento della Regione Campania POR Misura 4.22 e 4.23 sullo SFOP, per un importo complessivo di Euro 2.220.765,00 di cui Euro 154.937,00 per attrezzature utili al controllo igienico sanitario del pescato;
che con delibera di G.M. n.49 del 7/2/2006 l’A.C. si impegnava ad inserire nel proprio bilancio, la spesa di Euro 363.466,32 nel Piano Annuale 2006 dei Lavori Pubblici per provvedere a dotare, nell’immediato, il deposito di stoccaggio del pesce di adeguata cella frigorifera, degli impianti e di tutte le attrezzature previste dal progetto;
che con delibera n.57 del1/3/2007 il Comune subentrava alla “Società consortile per azioni Patto perla Pescae Acquacultura” in qualità di conduttore nel contratto di fitto dei locali in località “Le grotte” in Via Roma, che prevedeva un canone di fitto pari a Euro 12.000,00 per i primi 3 anni e di Euro 18.000,00 per i restanti 3 anni oltre gli aumenti derivanti dall’indice ISTAT, ed inoltre si accollava la liquidazione di Euro 27.000,00 per canoni pregressi del locale suindicato;
che con delibera di G.M. n.59 del 5/3/2007, si dava incarico all’Ufficio Tecnico di predisporre apposita documentazione tecnica sulla base delle indicazioni specificate nel progetto di massima discusso ed approvato nelle Conferenze dei Servizi del 26/10/2004, del 14/12/2004 e 22/12/2004, che prevedevano una riorganizzazione dello specchio d’acqua a levante degli attracchi commerciali facendo seguito al rilascio della concessione regionale n.180/2004 del 30/12/2004 a favore del Comune di Procida per effettuare i lavori previsti dal progetto;
che dalla Relazione sul conto finale per i lavori relativi al deposito del pescato ed al contratto n.795 del 19/6/2008, affidati all’impresa S.A.C.O.S.E.M. SRL, risulta prevista, nel quadro economico riepilogativo, la cifra di Euro 389.113,01 di cui Euro 209.368,92 per le opere civili e Euro 105.953,60 per impianto di refrigerazione;
che nel mese di marzo 2010 il contratto di fitto risulta scaduto;
che ad oggi, a distanza di ben 8 anni tale progetto non ha raggiunto alcuno degli obbiettivi preposti, ne quelli relativi al banchinamento ne al deposito/laboratorio;
Interroga il Sindaco
per conoscere:
per quale motivo il banchinamento effettuato del molo di levante, non è ancora utilizzato secondo gli obbiettivi del progetto suindicato;
quali prospettive ci sono per rendere produttivi gli impianti realizzati nel locale in loc. “Le Grotte” in via Roma relativo al laboratorio di analisi per la certificazione delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto ittico e della relativa bollatura, ed un impianto di refrigerazione del prodotto ;
se la cifra di Euro 209.368,92 spesa per opere civili non risulta elevata visto il costo del fitto;
quali elaborati sono stati prodotti dall’Ufficio Tecnico per l’attuazione di quanto previsto dalla Conferenza dei Servizi, e per quale motivo tale riorganizzazione degli spazi non si è ancora attuato;
quali sono gli iter burocratici da seguire per rendere attivo il sistema;
se tutte le opere risultano collaudate;
se la rendicontazione dell’intero progetto ai fini del finanziamento POR è stato presentato;
quali erano i termini temporali previsti per l’attivazione e messa in produzione del progetto;
di chi è la responsabilità di tali ritardi;
quale è stato il costo complessivo sostenuto, a carico del Comune e quella a carico della Regione, per la realizzazione del progetto;
quale è stato il costo di gestione (Fitti, lavori ordinari e straordinari di manutenzione, assicurazioni,etc.etc.) finora sostenuto dal Comune;
se tali costi di gestione si intendono continuare a sostenere anche in assenza di utilzzo degli impianti;
se tali costi, in caso di avvio del sistema, continueranno ad essere a carico del Comune;
se il R.U.P. ha relazionato sullo stato del progetto producendo dei S.A.L. sullo stato d’avanzamento, sia per la parte economica che per la parte tecnica, e se è stato fatto il collaudo finale;
se esiste un piano finanziario per la gestione di tali impianti, sia per le entrate che per i costi di gestione;
se si ritiene giustificato un tale ritardo nell’attivazione del progetto e che cosa si intende fare .