Il prof. Giovanni Romeo, da tempo impegnato in battaglie civiche che, nell’ultimo periodo, si sono concentrate sulla questione bollette delle municipalizzate e condono edilizio, insieme ad altri componenti dell’Osservatorio Civico, lo scorso 26 marzo si è incontrato con i capigruppo della minoranza (Gennaro Cibelli, in rappresentanza di 5 consiglieri uniti in un gruppo denominato Alternativa liberale, cioè i 3 usciti dalla maggioranza e i due consiglieri di minoranza Capezzuto e Borgogna; Dino Ambrosino, a nome dei tre consiglieri del PD; Maria Capodanno, a nome dei due consiglieri socialisti) per fare il punto sulle due questioni aperte in merito alle pratiche di condono: ‘valore’ delle licenze in sanatoria rilasciate dal Comune, addebito del 10% annuo per 15 anni sugli oneri concessori. Sia sulla prima, sia sulla seconda questione tutti hanno concordato, pur con sfumature diverse e pur con l’esigenza di una più approfondita lettura delle carte più recenti, sulla necessità di un chiarimento serio. Tra l’altro Sovrintendenza e Avvocatura regionale dello Stato sarebbero sul piede di guerra e prudenzialmente il comune di Forio ha sospeso il rilascio delle licenze. Si starebbe riflettendo su una pausa anche a Procida, malgrado la scontata e ripetitiva intervista rilasciata dall’assessore Aiello al giornale ‘Espressioni procidane’. La sola cosa nuova trapelata dall’Ufficio condono di Procida riguarderebbe la ragione dell’applicazione del 10%. Si starebbe applicando solo a chi – ma sono la maggioranza – non aveva versato nel 1994 l’anticipo secondo la tabella prevista dalla legge, ma sola una parte di esso. Ora, se davvero di questo si trattasse, ci sarebbero nuovi motivi, oltre a quelli già ricavabili dalla lettura delle motivazioni della delibera, per rendere ancor più fragile una richiesta così esosa.
In ogni caso, tenuto anche presente che il 7 maggio ci dovrebbe essere un’importante udienza per il nostro concittadino che si è visto rifiutare il dissequestro malgrado l’esibizione in giudizio della licenza in sanatoria, si è convenuto che la prima cosa utile che i 10 consiglieri di minoranza possono fare nei prossimi giorni è chiedere una proroga o fino al 30 giugno o meglio fino al 30 settembre, per poter valutare con calma le due questioni aperte. Sembra che non dovrebbero esserci difficoltà di sorta ad ottenerla. Dopo di che, anche alla luce dell’esito dell’udienza del 7 maggio, un consiglio comunale dovrebbe ridiscutere da capo a fondo la questione.
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