In relazione al dispositivo relativo ai bus turistici vorrei precisare che ancora una volta chi ha deciso di applicare la formula ZTL per i BUS turistici non ha avuto il buon senso di interpellare le OOSS di categoria nonostante più volte sia stata fatta richiesta di audizione , e non ha tenuto conto che Napoli è si Città d’arte tra le più importanti del mondo, ma per sommi capi è una città di passaggio sia per la mancanza di adeguate infrastrutture, e mi riferisco agli alberghi che sono pochi e costosi, sia perchè dopo le ben note vicende negative che l’hanno segnata i turisti arrivano in aeroporto o al porto per proseguire verso Sorrento, Ischia Pompei ecc. Dunque a parte il periodo Natalizio e forse Maggio dei Monumenti, questo grosso flusso di autobus turistici non lo vedo. La maggior parte degli autobus che si vedono sovente di fronte palazzo S.Giacomo sono quelli che o parcheggiano al porto o sono impiegati dalle navi da crociera che fortunatamente arrivano a Napoli ma, e questo è certo, più della metà prelevano i crocieristi e si dirigono a Pompei Ercolano, Vesuvio o Amalfi; quindi in questo caso Napoli fa da appoggio. Teniamo conto anche della morfologia del territorio: il centro storico di Napoli non consente la circolazione di autobus o minibus, a stento passano le vetture… ora mi chiedo, vogliamo tassare ancora di più quei pochi turisti che arrivano? Vogliamo ancora di più allontanare la gente da Napoli, o vogliamo invitarli a venire e favorire tutto il sistema che gira intorno al turismo che potrebbe essere la nostra principale attività? Non so quale è stato il presupposto che ha spinto questi signori a paragonarci alle altre città d’arte italiane. A Roma quotidianamente centinaia di pullman accompagnano turisti in giro, a Firenze basta soffermarsi sul Lungarno e la situazione è simile a Roma. Non parliamo poi di Siena, S.Gimignano, Volterra per citarne alcune, qui i turisti arrivano comunque ma Napoli, suvvia! se si contano dieci bus turistici fermi nel porto son pure troppi. Allora chi vogliamo tassare? Gli operatori che operano sul territorio? Ma si facciamolo tanto lo hanno fatto nelle altre città. C’è una sentenza del tar del Lazio che ha dichiarato illegittima la tassa di ingresso a Roma. Non è stata abolita ma si è notevolmente abbassato il quantum. Ma parliamo di Roma dove il flusso turistico è notevole. Poi se si vuole parlare di inquinamento, non sono certo gli autobus. Oggi buona parte del parco macchine adottato dagli operatori bus rispetta le normative anti inquinamento, cosa che a mio avviso non è ancora recepita dalle aziende che fanno TPL (trasporto pubblico locale ): è pur vero che di solito autisti poco attenti lasciano gli autobus in moto durante le soste soprattutto in estate , ma applicando la legge che lo vieta con controlli continui e sanzioni pecuniarie il problema si risolve. Non dimentichiamo che, d’altra parte, anche i condizionatori degli uffici e delle case inquinano, funzionando elettricamente, e a Napoli l’elettricità non è certo generata da sistemi fotovoltaici e centrali eoliche
LA CATEGORIA E’ DISPOSTA A COLLABORARE MA IN FASE PROPOSITIVA QUINDI TAVOLO DI DISCUSSIONE A STRETTO GIRO.
Gennaro Lametta Presidente Provinciale
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