L’idroambulanza CP 456 è ancora guasta e ferma in banchina, ed i disagi per i cittadini procidani non mancano. A Domenico Ambrosino per un articolo de “Il Mattino”, il sindaco Vincenzo Capezzuto dichiara: “Forse si aspetta il morto per poter prendere qualche provvedimento”– dice affranto ed irritato il sindaco reduce dall’ultimo contatto telefonico inconcludente con le autorità regionali . Spiega: “ I funzionari e i dirigenti dell’ASL Napoli 2, che è la proprietaria del natante, mi hanno risposto che mancano i fondi per affrontare la spesa la quale, secondo l’ammiraglio Picone, comandante della Capitaneria di Porto, ammonterebbe a 700 mila euro. E poi dicono all’ASl, in casi estremi c’è sempre l’eliambulanza che assicura i trasferimenti dei pazienti. Ma qui si gioca con la pelle della gente – s’infervora il primo cittadino – in quanto l’elicottero, quando c’è troppo vento non può volare, né atterrare, e poi per alcune patologie è addirittura sconsigliato il suo uso “. Che fare, allora? “Abbandonato dalle istituzioni, dal mio stesso schieramento politico (Capezzuto è iscritto al PDL, ndr), prima ho scritto al Prefetto di Napoli, poi ho mandato tutti gli atti in mio possesso alla Procura della Repubblica di Napoli ai fini di un accertamento delle responsabilità in materia: In ultimo ho deciso di rivolgermi a soggetti privati e alla società civile per una soluzione concreta del problema. Così, avendo appreso di interventi analoghi di promozione ed assistenza sociale proprio in materia sanitaria, ho rivolto un accorato appello al dottor Emmanuele Emanuele, presidente della fondazione “Roma – Mediterraneo”, chiedendo un contributo in grado di risolvere il problema. Nello stesso tempo ho chiesto alla Capitaneria di Porto di Napoli una relazione tecnica precisa in cui venga attestata l’entità dell’avaria dell’idroambulanza con i relativi costi che comporta la sua risoluzione Ma una nuova burrasca si profila all’orizzonte della sanità procidana. I Dirigenti della ASL Napoli 2 starebbe valutando l’opportunità di eliminare, presso il presidio sanitario “Gaetanina Scotto”, i ricoveri per ostetricia e ginecologia.
Tags Abitare a Procida Politica e enti locali Salute
Potrebbe interessarti
Procida: La struttura sanitaria deve andare a cercare l’utente non il contrario
Di Michele Romano PROCIDA – Il 14 marzo scorso, presso la sala consiliare dell’isola di …