Nell’ultimo Consiglio Comunale, su proposta del Presidente del Consiglio Comunale Luigi Muro, è stata conferita all’unanimità di voti, così come vuole la legge, la cittadinanza onoraria a Sergio Scapagnini, artista e regista particolarmente legato a Procida. In verità, nell’occasione, si è notato qualche banco vuoto e, qualcuno dell’opposizione, al momento del voto, si è allontanato per precedenti impegni. Altri cittadini onorari saranno il prof. Mario Santangelo, noto medico e politico socialista, elemento di spicco del governo regionale bassoliniano, presentato da Maria Capodanno, e, dulcis in fundo, l’ing. Andrea Cosulich, su proposta dei procidani tutti e su cui nulla abbiamo da eccepire.
Quello che ci preme sottolineare è che nessuno, proprio nessuno (Cascone e Scotto se ci siete battete un colpo) ha sentito la necessità o il dovere di proporre la cittadinanza onoraria per il “Fabbro missionario” Mimì Calabrese, notissimo anche fuori dell’isola per il suo impegno sociale a favore dei più deboli.
Vogliamo specificare che la cittadinanza onoraria è una onorificenza concessa da un Comune per onorare una persona, anche non residente, che è legata alla città o per nascita o per il suo impegno.
Pertanto, Mimì Calabrese, residente a Procida, ha tutti i requisiti per ottenere detta onorificenza. Chi ha dei dubbi su quanto da noi esposto, può leggere l’art. 14 della Costituzione delle RI – Testo Unico.
Concludendo, sarebbe bello che i Cascone, Intartaglia, Scotto, Ambrosino e gli altri, facessero propria la nostra proposta e portassero questo desiderio di tanti cittadini all’attenzione del Consiglio Comunale.
In questo momento, in Italia, c’è aria di larghe intese e mai come in questo caso, l’unanimità sarebbe lodevolmente da sottolineare. Attendiamo fiduciosi!
L’amico Franco Marino, con il quale non ce le siamo mandati a dire ultimamente (come si fa tra persone che si rispettano e si guardano sempre negli occhi), questa volta ha preso una cantonata: infatti in data 13.05.2013 con nota prot. n. 7134, il sottoscritto ha ufficialmente chiesto al presidente del C.C. di avviare l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria proprio a Mimì Calabrese!! Mi riservo di mandare questo documento alla redazione per la sua pubblicazione integrale. Caro Franco, prima di sparare nel mucchio, ti prego di indagare bene sulle cose che affermi! Per il resto sono pienamente daccordo sul tuo pensiero circa la strumentalità con la quale, in certi casi, viene concessa la cittadinanza onoraria procidana solo per insignificanti interessi personali all’amico personale o politico, allo scopo di spararsi la marchetta. E proprio partendo dalle ultime cittadinanze portate all’attenzione del Consiglio Comunale (al quale, come sempre, il sottoscritto era presente) voglio proprio vedere se negheranno l’accoglimento della mia iniziativa per Mimì, più di ogni altro meritevole di questo prestigioso riconoscimento. Ciao Franco…se poi vorrai rettificare il tuo articolo dimostrerari ancora una volta di essere una persona intelligente che sa anche ammettere quando sbaglia!
Vorrei far presente all’amico FRANCO MARINO e ricordare alla redazione de “Il Procidano”, che per quanto mi consta, la cittadinanza onoraria debba essere attribuita a persone non iscritte all’anagrafe del Comune che la concede.
E’ una riconoscenza per quelle persone, che pur non facendo parte della comunità, comunque l’hanno “illustrata” col loro lavoro, col loro impegno, con la loro fama. Nel caso di MIMI CALABRESE, dovrebbe essere la comunità dell’Africa, a cui il nostro concittadino ha fatto tanto BENE, a riconoscerne tanta ONORIFICENZA (Nemo propheta in patria).
Se quanto da me asserito non debba corrispondere al vero, nel senso che si possa attribuire la cittadinanza onoraria anche ad un proprio concittadino, io non solo chiedo venia a MIMI CALABRESE, ma propongo addirittura la cittadinanza onoraria del carissimo FRANCO MARINO, uomo che da sempre, ed in modo particolare negli ultimi tempi, si è prodigato con impegno e competenza a “illustrare” la propria isola.