Dopo la prima puntata della rubrica: “QUALE FUTURO CI ASPETTA?” tratta da orbetello.blogolandia.it, eccovi la seconda scheda: Cambiare i rapporti tra il genere umano e il pianeta terra è oggi urgente e necessario.
Mi scuso per aver saltato l’appuntamento la scorsa settimana.
E’ arrivato il momento di affrontare seriamente questo cambiamento, senza attendere l’inevitabile. Infatti, lo spazio fisico e le risorse terrestri sono quantità limitate.
La crescita della popolazione mondiale, gli sprechi, gli squilibri tra chi consuma troppo e chi ha troppo poco, le tecnologie distruttrici, i modi sbagliati di produrre, di consumare, di abitare, di muoverci, sono tutti atti che riducono le possibilità della Terra di darci di che vivere.
Assistiamo così all’esistenza di un miliardo di persone sottoalimentate, a decine di milioni di morti per fame ogni anno: non è ancora la scarsità assoluta, ma per energia, alimenti, minerali, acque pulite, terre fertili, ci stiamo avvicinando alla scarsità relativa. E’ questa la classica situazione che accresce le minacce e i rischi di sopraffazione, violenza, guerra, dominio del più forte sui più deboli.
E’ necessario, perciò, andare ad un sollecito cambiamento, che deve partire da un progetto che contenga, tassativamente, questi orientamenti:
– disarmo, pace, solidarietà internazionale e interpersonale;
– equa ripartizione delle risorse terrestri tra popoli ed esseri umani;
– tecnologie tese al risparmio di energia e di risorse;
– scelte responsabili di autocontenimento demografico;
– difesa dell’integrità ambientale per una migliore qualità della vita;
– recupero della dimensione umana nelle attività e nell’organizzazione dello spazio vitale di ogni individuo.
Anche se bisogna accettare in partenza l’idea che la realtà non è fatta solo di
economia (produzione, consumi, lavoro, salario, profitti) e di potere, è necessario acquisire la consapevolezza che sono altrettanto, e forse più importanti, le realtà degli equilibri naturali, dell’energia, delle materie prime, del territorio, del sistema degli organismi viventi e della loro riproduzione.
E’, pertanto, con questo secondo ordine di realtà, finora irresponsabilmente sottovalutato, che oggi dobbiamo fare i conti.