Operazione non più differibile da quando i Comuni hanno beneficiato dei fondi della Cassa Depositi e Prestiti
NAPOLI- Il countdown pare giunto al termine. Nella giornata di lunedì, a meno di clamorose sorprese, sulle isole di Ischia e Procida le ruspe inizieranno a buttare giù gli immobili colpiti da ordinanza di demolizione passata in giudicato. Nelle due isole del Golfo di Napoli sono circa un migliaio gli alloggi da abbattere, operazione non più differibile da quando i Comuni hanno beneficiato dei fondi della Cassa Depositi e Prestiti. Ad annunciare i primi abbattimenti, un fonogramma a firma del prefetto Pansa che ha trasmesso gli atti relativi ai provvedimenti della magistratura al sostituto procuratore della Corte d’Appello che si occupa delle demolizioni, Ugo Ricciardi. Quest’ultimo ha ordinato l’abbattimento di un’abitazione di quaranta metri quadrata situata a Barano d’Ischia ed intestata a Michele Mattera: ma le ruspe avranno parecchio da lavorare anche nel Comune di Forio, dove dovrebbero essere abbattuti quattordici miniappartamenti realizzati nella zona di via Fumerie. Ma nella circostanza si potrebbe evitare il peggio: l’ente pubblico ha infatti da tempo mosso gli adempimenti burocratici per acquisire il corpo di fabbrica destinandolo ad asilo nido. Non resterà immune l’isola di Arturo: qui le ditte incaricate interverranno su un’abitazione di centotrenta metri quadrati realizzata nel 1998, abitata da una coppia di anziani coniugi. Stessa sorte per un immobile di settanta metri quadrati. Naturalmente bisognerà fare i conti con gli inevitabili problemi legati all’ordine pubblico, ragion per cui è tanta la curiosità per capire se domani si procederà direttamente alle demolizioni oppure – come probabilmente logica imporrebbe – si procederà dapprima allo sgombero dalle abitazioni di persone e cose e poi si agirà immediatamente dopo. La cosa non sarà facile e ci si atttende una strenua resistenza. La decisione dell’autorità giudiziaria, comunque, sta sollevando un vespaio di polemiche, se non altro perché il 22 aprile si discuterà il ricorso presentato dal giudice Angelo Di Salvo che ha chiesto ai giudici massimi di conoscere definitivamente se il cosiddetto condono ter è applicabile o meno sull’isola verde. Cosa accadrebbe se arrivasse una risposta che va contro il criterio degli abbattimenti già sancito? Difficile rispondere adesso, intanto domani è atteso a Barano anche il sostituto procuratore Antonio D’Alessio per incontrare gli amministratori del Comune collinare. Insomma, in un panorama ancora frastagliato, c’è una sola certezza: per molti isolani quella di oggi non sarà certo una bella domenica.
Gaetano Ferrandino
30 marzo 2009