Savina Caylyn: E ora?

di Francesco Marino
Spentesi le luci ma non l’attenzione sulla sorte dei nostri marinai prigionieri in Somalia, facciamo il punto della situazione. Come Pilato, l’Uomo del Colle, ha fatto sapere ai familiari degli ostaggi che “Si deve attivare il Ministero degli Esteri” forse senza cogliere il fatto che, se i familiari hanno messo su una tale manifestazione con immenso impatto mediatico, è solamente perché il Ministero degli Esteri, in questa vicenda, sembra brancolare nel buio.
Detto questo, in un clima di confusione ed incertezza proviamo a fare un passo in avanti.
Nei giorni scorsi, l’autorevole testata che si avvale della corrispondenza di Leo Pugliese, ha riportato la notizia che un alto funzionario della Farnesina ha dichiarato che la situazione è sotto controllo, che gli ostaggi sono vivi e che si trovano a bordo della nave.
Bene! Allora il Comitato “Liberi Subito”, spalleggiato dai familiari, contatti con autorevolezza il ministero ponendo le seguenti domande:
Come fa il Ministero ad affermare che i rapiti sono vivi e che sono ancora a bordo? Fornisca, con la dovuta riservatezza, a chi di dovere le prove. Inoltre, quali sono i contatti veri che hanno acceso verso i privati? Non è forse meglio che intervenga, con l’appoggio informale del Ministero degli Esteri, qualche organizzazione umanitaria?
Ci permettiamo, infine di ricordare che ci sono altri marittimi procidani rapiti su di un’altra nave. Perché di questi non si parla?
Voci non verificabili, poi, parlano di intrighi più o meno internazionali su presunti interessi a non liberare nave e marittimi, voci mai smentite purtroppo. Questi sono gli interrogativi a cui dare risposte, il resto sono chiacchiere e qui ci vogliono fatti. Vero Sindaco Capezzuto?

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