La dislessia è qualcosa con cui uno nasce. Ci sono i mancini, i daltonici, i dislessici. Il dislessico se la vede brutta perché il suo problema riguarda il modo in cui apprende che non è uguale alla maggioranza della popolazione scolastica. Per fortuna esiste una legge, la 170, che dà la possibilità a tutti i dislessici di studiare grazie a degli accorgimenti – chiamati strumenti compensativi- validi per la scuola.Nel periodo formativo e prezioso della scuola, rendere il dislessico autonomo nello studio significa lavorare per un adulto che affronterà la vita in modo sereno. Diamo autonomia di studio al dislessico. E’ intelligente, lo merita.
Roberta Scotto, logopedista. Ho un servizio logopedico a Procida e collaboro con il Dolce Nido per il monitoraggio dello sviluppo del linguaggio 0-3 anni per tutti gli iscritti con sportello informativo il lunedì pomeriggio – aperto a tutti- dove è bene prenotarsi; per l’area degli apprendimenti collaboro con l’Associazione Italiana Dislessia; per l’area miofunzionale, utile per gli interventi ortodontici su bambini ed adulti, e l’area vocale nel caso vi occorra una voce sana, se siete curiosi chiedetemi. Mi trovate su facebook: Roberta Scotto.
Ringrazio “Il procidano” per la pubblicazione di queste pillole logopediche.
Ho un amico, non ne farò il nome per ovvia discrezione, che
ha seri problemi nella comunicazione orale ma, sopratutto scritta .
Possiede indubbie qualità creative però, incontra frequenti ostacoli
quando tenta d’ esprimersi per iscritto .
Non abbiamo potuto collaborare nella stesura di testi, pur avendo
reciproca compatibilità, motivo che ha impedito tra noi ogni profonda comunicazione;
intellegibile in modo contorto e distorto,
non è riuscito a sintetizzare gli argomenti proposti, e sopratutto
non ne sembra consapevole !
Sono certa che a livello elementare, non ha potuto essere addestrato
da una seria maestra logopedista, che avrebbe provveduto in tempo
a salvaguardare il suo capitale creativo .