Gentile redazione vorrei porre l’attenzione della giunta comunale sull’errata impostazione del bando- recentemente prorogato – per l’iscrizione delle forme associative . Nel campo dell’associazionismo infatti, leggendo le attivita’ contemplate – rientrano non solo le odv (organizzazioni di volontariato puro, prive di dipendenti e collaborazioni di ogni genere ) ma anche le aps o le culturali in genere, le associazioni sportive ecc. Che svolgono comunque attività di interesse collettivo e che invece possono avvalersi di varie forme di collaborazione, anche occasionali. Nel silenzio dell’ente quindi sono da considerarsi meritevoli di tutela quelle nate “sotto il segno” di altre normative speciali o codicistiche, seppur non espressamente richiamate.
CORDIALI SALUTI
DR MAURO RUOCCO
Essere associati vorrebbe dire essere tutelati
in qualsivoglia diatriba, inerente l’attività promossa
e incentivata dalla associazione a cui ci si è iscritti…
ma non sempre è scontato !
In ogni gruppo esistono privilegiati,
in ogni caso prevalgono interessi di parte .
Dopo un’iniziale quota d’iscrizione che varia da sito a sito,
se le promesse fattevi non sono mantenute
vi resta solo la facoltà di ritirarvi,
ed in alcune associazioni addirittura vi si richiede
l’invio d’una raccomandata di cessato rapporto .
Se i diritti sono sacri i doveri non dovrebbero essere tali ?
Personalmente credo che in ogni associazione,
sportiva religiosa o culturale,
si abbia a cuore il ” numero e non la qualità degli iscritti ”
poi che resta fondamentale
l’incidenza che, col potere acquisito essa può avere sulla comunità,
ossia prestigio e fama per chi la dirige !
Il gruppo determinato non rappresenta un valore aggiunto al territorio,
ma solo un riconoscimento alla vanità personale di chi
ha dedicato il proprio tempo e la propria emancipazione
per un curriculum sociale e professionale di spicco !