PROCIDA – Il 5 febbraio scorso, presso la sede dell’Arcivescovato di Napoli, si è tenuto l’incontro tra una delegazione della Direzione delle Confraternite di Napoli e i rappresentanti del Comitato “Pro Pio Monte di Procida”, con una rappresentanza composta dal Sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino e dai sindaci emeriti Aniello Scotto di Santolo e Luigi Muro. La Curia di Napoli era rappresentata dal Direttore Ufficio Confraternite Arcidiocesi di Napoli Sac. Giuseppe Tufo e dagli attuali Commissari Arcivescovili, membri del governo d’ufficio del Pio Monte dei Marinai di Procida, dott. Gianfranco Wurzburger, dott. Raffaele Di Luca e dott. Pasquale Iodice. Era altresì presente Don Lello Ponticelli nella qualità di decano dell’isola.
“E’ stato un confronto franco ed articolato – si legge in una nota prodotta dal Comitato – durante il quale si sono iniziate ad affrontare le questioni tecnico-giuridiche ma anche le visioni generali della questione. Il Comitato ha espresso tutte le perplessità relative allo stato giuridico del Pio Monte rivendicando da un lato la sua natura “laica” e dall’altro la assoluta necessità che lo stesso sia governato dai marittimi procidani come lo Statuto istitutivo e tuttora vigente impone. Forti perplessità sono state comunicate sulla reale incidenza che il Regio decreto del 1939 possa avere avuto sulla naturagiuridica del Pio Monte. La rappresentanza del Comitato si è fatta portavoce anche delle altre perplessità giuridiche ed ha chiesto la ragione per la quale per ben due volte sono state annullate regolari elezioni del governo del Pio Monte e per quale motivo si è proceduto per decenni ad amministrazioni non ordinarie. Il Direttore delle Arciconfraternite ha contestato la posizione del Comitato ed ha decisamente riaffermato la natura ecclesiastica del Pio Monte considerato dalla Curia una Arciconfraternita a pieno titolo, proponendo una volta chiarita ed accettata la natura ecclesiastica, di costituire una commissione che modifichi lo statuto consentendo il più possibile la partecipazione dei marittimi procidani alla elezione ed alla partecipazione al governo del Pio Monte. L’incontro si è concluso con la delegazione procidana che si è riservata la risposta confermando, allo stato, le riserve sulla natura ecclesiastica e la necessità di approfondire le questioni giuridiche anche alla luce delle leggi invocate nell’incontro dai rappresentanti della Curia. All’esito di tale approfondimento si procederà ad un ultimativo incontro. Nei prossimi giorni – conclude il documento – dopo i necessari approfondimenti, si convocherà una pubblica assemblea per informare la cittadinanza sullo stato dei lavori e rinnovare il mandato prima di un nuovo incontro”.
LA CURIA NON MOLLERA L OSSO!!
IL FINE DEI MARITTIMI PROCIDANI SARA ANCORA UNA VOLTA DISATTESO….
BISOGNERA PORTATE IL CASO A ROMA (VATICANO)