Chi è Antonio D’Acunto ? È facile rispondere a tale domanda connotando Antonio tra gli ambientalisti o in modo quasi irriverente, se non sprezzante , definendolo un comunista dirottato sull’ambientalismo come se l’una aggettivazione fosse in contrasto con la seconda.
La verità è che Antonio è qualcosa di più poiché ha saputo uscire dalla mediocrità ed ha motivato la Sua vita superando gli steccati ideologici non rinunciandone comunque all’essenza e confinando le proprie idee filosofiche, storiche e culturali in un nuovo progetto la cui sintesi è rintracciabile nella Sua dinamicità costruttiva, nei suoi mille interventi scritti e nella saggezza del Suo fare e del Suo dire con parole semplici ma profonde che lo hanno reso popolare e paziente, democratico e rivoluzionario, studioso e progettuale.
Brillante comunicatore nella semplicità; di una semplicità tale da suscitare interessi e da animare consensi che si esprimevano poi nelle realizzazione delle sue mille intuizioni, tra cui la più recente è la costituzione di un’aggregazione politica sulla Civiltà del Sole e della Biodiversità che lo renderanno longevo nella storia della Campania e sicuramente anche oltre per i valori che esprime la Sua legge regionale di iniziativa popolare su “ Cultura e diffusione dell’energia Solare in Campania” , legge 1/ 2013 che fatto salvo l’impegno del Comune di Napoli e dal Suo Sindaco giace inattiva nei cassetti regionali.
La Sua storia è nel “ documento per la Sua città di Napoli” di cui sa assaporare ed esaltarne il bello e l’eterno ma anche denunciarne il suo declino per scelte incoerenti che ne alterano l’identità e ne compromettono la progettualità. E’ il saggio che esprime con linguaggio semplice pensieri forti.
E’ l’uomo che sfida il grande Partito Comunista Italiano con il Suo antinuclearismo; che sa conquistarsi consensi, che sa reagire all’inerzia collettiva non con indignazione che pure c’è ma dando vita a movimenti Contro il Nucleare, ad Ass.ni come Legambiente regionale e VAS poi per approdare alla Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, ultimo dei suoi capolavori di cui i cofondatori lo vogliono Presidente fin dai . E’ l’uomo che sa assumere iniziative come quelle sulla biodiversità , che sa mettere a frutto ideali sopiti per dar vita a strutture come quella della Scorziata nel centro Storico di Napoli che diventa per Sua volontà e con l’ entusiasmo collettivo di tanti centro di costruzione del moderno pensiero ambientalista, di riflessione culturale e di modelli di vita per fare ed assaporare cultura; che sfida i Governi, ultimo quello di Renzi, in difesa della Costituzione Italiana e sul decreto Sblocca Italia rinvenendo in quest’ultimo un grave pericolo per la democrazia e per l’ambiente.
S’ interessa dei Beni Comuni da cui fa partire sostengo a chiunque ne faccia una bandiera ed avvia una campagna si sensibilizzazione per la Società dei Beni Comuni ; lancia la sfida ambientalista della bonifica di Bagnoli e per la rinaturalizzazione della linea di costa contro la speculazione e gli affari che trovano spazio anche in alcune politiche istituzionali, chiedendo la riconsegna delle dette aree all’uso collettivo della città di Napoli che ne ha oltremodo bisogno per le sue esigenze sociali e che con il Parco delle Colline costituiscono i polmoni di una città che aspira ad una sua dimensione umana e di vivibilità. In prima linea contro il degrado con furto culturale ai danni della struttura dei Girolamini e d’altro canto sulle questioni legate al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani che contraddicendo una Sua proposta di legge di quando era Consigliere Regionale apre a devastanti opzioni come gl’inceneritori e le discariche; si da fare perché i soldi pubblici non vengano sperperati e quindi lega l’evento delle pre-regate mondiali che hanno interessato Napoli al recupero del Molo S. Vincenzo e del Giardinetto del Molosiglio. E’ l’uomo che parla di comunismo ecologico, di irreversibilità delle perdita della biodiversità naturale che estende alla biodiversità dell’uomo che nei suoi millenni di vita ha saputo fare e distruggere linguaggi, costumi e culture e lavori; parla di società della decrescita come sistema di valori e di iniziative essenziale per portare in avanti il punto di degrado ambientale, la fine del Mondo; e poi …. tante attenzioni per tutti anche a chi come me oggi con le lacrime agli occhi ne vuole tracciare i tratti essenziali quando volle in un suo meraviglio scritto sostenere la bontà battaglia portata avanti da Autmare contro l’arroganza e l’inerzia regionale sui trasporti marittimi nel Golfo di Napoli.
Addio Antonio, amico fraterno e compagno fidato: i VAS, la città di Napoli, la Campania e tutti noi della Rete per la Civiltà del Sole che Ti abbiamo conosciuto ed amato d’ora in avanti saremo privi di Te e del Tuo instancabile impegno; di un uomo che saputo conciliare i valori affettivi ed umani con le esigenze di una società che aspira rinnovarsi, che ha saputo orientarci e guidarci con la Sua cultura, con il Suo entusiasmo e con il Suo dire, sempre con profonda umiltà. Grazie,
Nicola Lamonica