Conclusa la VI Assemblea Nazionale degli Enti locali della Rete del Nuovo Municipio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Salvatore Amura, Vicepresidente della Rete del Nuovo Municipio che fa un bilancio della sesta Assemblea Nazionale degli Enti locali della Rete del Nuovo Municipio che si è tenuta a Bergamo il 13 e 14 febbraio.

Due giorni intensi ed emozionanti a Bergamo. Un bella dimostrazione di Partecipazione!

Adesso appuntamento al 3 e 4 aprile 2009, per rilanciare il Nuovo Municipio.

Ciao a tutti,

Dopo tanta fatica ci fermiamo un attimo per goderci questi due giorni intensi ed emozionanti che abbiamo passato a Bergamo, in occasione della 6° Assemblea Nazionale degli Enti Locali della Rete del Nuovo Municipio. È stata una bella dimostrazione di Partecipazione, vera, aperta, con tanta disponibilità ad ascoltare e ascoltarsi.

È stata tanto intensa ed emozionante per le moltissime sperimentazioni ormai maturate che abbiamo ospitato, che abbiamo ascoltato e che ci hanno permesso di confrontarci e vedere un altro punto di vista, sentirlo, comprenderlo; ma anche per le campagne e vertenze rappresentate, come per l’intervento del Sindaco di Cassinetta portavoce della campagna “Stop al consumo di territorio” http://www.stopalconsumoditerritorio.it

Tanti sono stati i temi esposti: il territorio, il federalismo, il rapporto con la crisi e la globalizzazione, il tema delle economie locali e solidali, il tema ride-clinato e aggiornato della partecipazione e della sua punta di diamante negli enti locali, il Bilancio Partecipativo, il tema dell’autogoverno e dell’autogestione, il tema finanziario con tutte le enormi difficoltà che affrontano quotidianamente sindaci e amministratori. Ma anche il tema delle vertenze territoriali, delle “politiche di fatto” dei contro-municipio, dei movimenti sociali che ci fanno sobbalzare da Belem, mentre qui tutto sembra assopirsi, rallentare, quasi a nascondersi, ma da Bergamo battiamo un colpo forte e deciso!

Nella sua relazione Alberto Magnaghi ci ha indicato con grande lucidità sia i punti critici che quelli di rilancio, elementi da cui siamo partiti per l’analisi allargata e condivisa che si è articolata in 4 gruppi di lavoro, fortemente vissuti e partecipati da tutti.

Vado a indicarvi sommariamente i punti principali, evidenziandovi che nel sito www.nuovomunicipio.org, potete trovare tutti gli interventi, relazioni, approfondimenti che sono stati portati all’interno della nostra assemblea.

dalla relazione del 12 Febbraio 2009 www.nuovomunicipio.org

Crisi dei municipi e del neomunicipalismo,

nato a Porto Alegre con la Carta del nuovo municipio e sviluppatosi con l’ARNM:

-crisi fiscale ( che provoca complicità oggettiva dei comuni con il capitale immobiliare, intrecci con i partiti degli affari, ipoteche di beni comuni con “fondi spazzatura”, ecc);

-crisi da regime consociativo (dipendenza delle amministrazioni dal capitale finanziario e dalle multiutilities governate dai partiti);

-crisi da cultura dello” sviluppo”: crescita concepita attraverso grandi opere, grandi infrastrutture, grandi urbanizzazioni, progetti sul territorio e non del territorio;

-degenerazioni corruttive dilaganti;

Sono pochi i municipi che resistono a questa molteplice tenaglia che ha reso difficile la crescita di processi partecipativi, con la conseguente crisi del progetto di federalismo municipale solidale che si poggia su un municipio in grado di essere espressione della società locale attraverso un allargamento della governance alle rappresentanze dei soggetti deboli e l’attivazione di cittadinanza attiva, con lo sviluppo di processi di democrazia partecipativa e comunitaria, per la valorizzazione del territorio come bene comune.

Le Nuove condizioni del Neomunicipalismo.

Questa crescita di coscienza comunitaria è la condizione per lo sviluppo della società locale in forme solidali che richiede di:

-promuovere il rafforzamento di sistemi economici locali per una “globalizzazione dal basso” come rete federativa e non gerarchica di luoghi ( città, microregioni, distretti, regioni) in grado di incrementare lo scambio sui mercati globali di ciò che solo in quel luogo si può produrre valorizzando culture, saperi, paesaggi locali (dalla competizione alla cooperazione);

-sviluppare la domanda di reti locali di mutuo soccorso;

-alimentare i sistemi economici locali con le reti del “nuovo mutualismo”: commercio equo, finanza etica, cooperazione popolare internazionale, Gas, banche del tempo, monete locali complementari (Tonino Perna).

– diffondere le reti corte fra produzione e consumo, riducendo la mobilità, la velocità, favorendo stili di vita più lenti, aumentando l’attenzione e la cura dei valori tipici dei singoli luoghi;

-valorizzare le risorse ambientali locali per produrre energia, acqua, cibo, informazione, cultura;

-finalizzare le politiche dei governi locali alla valorizzazione dei beni comuni e del benessere, i sistemi economici locali come mezzo per realizzare il fine del benessere: dalla joie de vivre di Georgescu Roegen al buen vivir dei popoli indigeni sudamericani.

Le trasformazioni e i cambiamenti in questa direzione non possono più essere delegati al sistema economico-finanziario globale, ma a un processo di autonomizzazione e autogoverno della comunità locale in rete e di riproposizione ai municipi di forme di governo autonome dalle dipendenze del sistema partitico-economico. È necessario sottrarre quote crescenti della vita quotidiana, produttiva, riproduttiva e di consumo, all’eterodirezione globale, e rimetterla sulle gambe degli abitanti- produttori locali.

Il primo passo è la ricostruzione, negli abitanti, di saperi contestuali per la riproduzione dei mondi di vita: saperi agricoli, saperi ambientali, saperi artigiani, saperi relazionali, saperi artistici; culture locali, identitarie, paesaggistiche ( ecomusei, mappe di comunità);

Il secondo è la necessità di reti e di relazioni multiscalari per affrontare la capacità di autogoverno e sovranità riproduttiva. Sottrarre poteri alle transnazionali, marginalizzzarle, allontanarle, condizionane le strategie, erodendo i loro poteri nella riorganizzazione autonoma della vita quotidiana, sottraendo al mondo delle merci quote crescenti della riproduzione individuale e sociale.

Vorrei ringraziare quanti con il loro lavoro e impegno ci hanno permesso di vivere un esperienza così emozionamento, dal punto di vista organizzativo tutto a funzionato perfettamente, ma anche tutti quelli che hanno partecipato con uno spirito “aperto e disponibile”, ci vediamo e speriamo di rivedervi tutti, il prossimo 3 e 4 Aprile 2009 a Firenze per l’assemblea dei soci della rete del nuovo municipio, il nostro cammino continua, abbiamo bisogno del contributo di tutti voi per andare avanti.

Grazie

Salvatore Amura

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