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Dino Ambrosino: “Critiche contro di noi strumentali”

dino ambrosino2“E’ il caso che innanzitutto risponda a qualche critica che è stata formulata contro l’iniziativa NOTOTEM. Quella più ricorrente ci contesta di dedicare troppo tempo a questa battaglia, tralasciando argomenti più importanti per Procida.” Così esordisce Dino Ambrosino, capogruppo consiliare di “Insieme per Procida” che, evidentemente, non ci sta alle critiche ricevute in questi giorni in seguito al forte movimento mediato nato per fermare la realizzazione dell’opera monumentale “Totem della pace” in località Santa Margherita Nuova.
“Credo – dice Dino Ambrosino – che al Totem abbiamo dedicato una piccola frazione delle energie che abbiamo profuso in passato per le altre questioni: porto turistico, bilancio comunale, servizio di raccolta rifiuti, o le altre decine di argomenti di cui ci siamo occupati lasciando traccia anche col lavoro svolto in Consiglio Comunale. Tuttavia tali questioni, di per sé tecniche e noiose, non hanno mai avuto lo stesso impatto mediatico della vicenda TOTEM. Questa è oggettivamente più (im)popolare, per le sue caratteristiche intrinseche. Quindi la frequenza con cui se ne parla non è frutto di un nostro maggiore impegno, ma della sua naturale rispondenza ai criteri di notiziabilità.
Diciamoci la verità: è grave immaginare di lacerare un panorama così unico con un’opera che piove su Procida con le stesse dinamiche dei cassonetti interrati o del dissociatore molecolare. Tra l’altro quale legittimità ha questa Amministrazione per decidere da sola un’iniziativa così invasiva? E’ stata votata da una minoranza di cittadini, scadrà tra pochi mesi, è in preda a violente lotte intestine, i suoi riferimenti politici esterni al territorio sono diventati partiti dello zero virgola.
Vale la pena poi – continua Ambrosino – riflettere sul percorso che si è attivato per la difesa di quel luogo magico che è il promontorio di Santa Margherita. Questa volta la Soprintendenza ha avallato l’iniziativa di modifica del paesaggio, mentre la comunità locale l’ha bocciata. In un qualche modo i cittadini hanno adottato quel luogo, prendendoselo in carico, con un moto di riappropriazione pubblica di un bene che è di tutta la comunità. Questo atteggiamento va sottolineato e condiviso, è un modo di essere più responsabili dei beni che il passato ci ha lasciato. Se ci fosse stata la stessa partecipazione oltre 10 anni fa contro l’installazione dei cassonetti interrati, avremmo evitato uno scempio e uno spreco di denaro pubblico.
Questo ruolo attivo della cittadinanza va coniugato con le prerogative che la legge prevede in capo alla Soprintendenza. Tale istituzione monocratica è un retaggio dell’impostazione centralistica fascista, così come ricordava Sebastiano Cultrera in una riflessione di qualche giorno fa. Ma si può dire ancora al passo coi tempi?
E’ giusto che il valore della bellezza possa essere giudicato da un unico funzionario che alla fine agisce comunque con discrezionalità secondo la sua coscienza? Questa circostanza – sottolinea il capogruppo di “Insieme per Procida” – produce il paradosso che l’apprezzata giostrina dei bambini non può essere montata in piazza Marina Grande per ragioni estetiche, mentre l’anonimo TOTEM può esibire i suoi 12 metri di altezza nel luogo più panoramico di Procida!
Se è giusto che la politica si metta in discussione – conclude Dino Ambrosino – così come è successo in ambito nazionale, è altrettanto corretto che si interroghi anche la burocrazia, per giungere ad una mediazione con le esigenze delle comunità. Questo processo, che noi come Amministratori abbiamo intenzione di favorire, può essere anche l’occasione per rendere la cittadinanza più consapevole, e responsabile, del grande patrimonio culturale di cui dispone. Per preservarlo e valorizzarlo come merita.Ci vediamo giovedì 3 luglio dalle ore 18.00 alle 19.00 in piazza Marina Grande per raccogliere le sottoscrizioni alla petizione popolare NOTOTEM”

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