PROCIDA – Spesso c’è poca trasparenza nella spiegazione dei costi di servizi; in particolare, nel campo della telefonia mobile di recente l’Antitrust ha ricevuto una serie di denunce contro le aziende Wind Tre, Tim, Fastweb e Vodafone per alcuni comportamenti sfavorevoli ai consumatori.
Possono essere riassunti in 10 punti.
1) CREDITO RESIDUO. Vodafone addebita un costo di 0,40 euro per ogni telefonata al 414.
2) ASCOLTO DEI MESSAGGI IN SEGRETERIA. È a pagamento, ma non è comunicato ai clienti.
3) ADDEBITO PENALI. Il costo di recesso da un contratto di abbonamento non è chiaro a tutti gli abbonati.
4) CHI TI HA CHIAMATO? E’ sempre a pagamento, con tariffa che cambia senza alcun preavviso dopo alcuni mesi.
5) PIANI TARIFFARI BASE. Solo i primi trenta giorni sono gratuiti e per disdirlo costa 3 euro.
6) TUTTO INCLUSO. Alcuni operatori non specificano l’addebito di costi aggiuntivi per le chiamate da linea fisse, ma nel contratto la formula è tutto incluso.
7) ANTIVIRUS. Gratuito inizialmente, poi diventa a pagamento dopo i primi tre mesi.
8) TETHERING. L’hotspot ha un costo ulteriore rispetto alla tariffa base.
9) NUOVA SIM. Il costo della scheda è 5 euro a cui si aggiunge spesso un ulteriore costo una tantum per l’attivazione.
10) COSTI DIVERSI. I costi di incasso o altri costi sono a carico dei clienti; spesso non è possibile sapere a quali servizi siano imputati tali costi.
Per informazioni rivolgersi presso la FEDERCONSUMATORI PROCIDA via V. Emanuele 314 (Piazza Olmo)
Martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.