(c.s.) Nel corso delle normali attività di Istituto, i militari della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Pozzuoli, unitamente agli uomini dei dipendenti Uffici Locali marittimi di Baia, Castel Volturno e Mondragone, nella mattina odierna, hanno concentrato le loro attività nell’entroterra con l’obiettivo di ricostruire la lunga catena della filiera della pesca che, nelle ipotesi più semplici, parte dai punti di sbarco presenti lungo il litorale, transita per i mercati ittici e centri di distribuzione per giungere, infine, ai venditori al dettaglio o ai ristoranti.
I controlli dei militari si sono concentrati principalmente nei punti vendita al dettaglio presenti nella città di Caserta, per verificare l’osservanza delle norme in materia di tracciabilità del prodotto ittico e commercializzazione di specie protette. A consuntivo dell’attività sono stati ispezionati un totale di dieci esercizi commerciali di cui solo tre sono risultati completamente in regola. Ai restanti, sono state comminate sanzioni per un ammontare complessivo che supera i 10.000€ nonché in tre casi si è dovuto procedere anche al sequestro amministrativo del pescato per un totale di 43 kg.
Fra le motivazioni che hanno portato all’elevazione delle pesanti sanzioni amministrative nonché al sequestro del prodotto vi è la non corretta etichettatura dei prodotti ittici posti in vendita ovvero la mancata tracciabilità del prodotto ittico detenuto ed esposto per invogliarne l’acquisto da parte di ignari consumatori. Le attività di prevenzione sempre in atto ed i controlli sull’intera filiera di commercializzazione dei prodotti ittici continueranno serrati anche nell’entroterra, così come lungo il litorale, a tutela del consumatore finale nonché degli operatori del settore che agiscono nel rigoroso rispetto delle norme.