Il Bel Paese delle Truffe: 18 mld di giro d’affari e 15 mln di vittime.

Questa l’Italia che emerge dallo studio sul tema ”Il Bel Paese delle truffe. Costi e vittime di un reato antico e moderno” realizzato dal Centro Studi Temi della Confesercenti, da sempre impegnata nelle analisi e denunce dei fenomeni criminali che movimentano il colossale giro d’affari dell’illegalità italiana.La ricerca evidenzia, attraverso dati e notizie, il fenomeno delle truffe relativo agli anni 2001-2006.
A cadere nel mirino dei truffatori sono soprattutto anziani, commercianti e piccole imprese.
Mediamente un italiano su tre è vittima delle truffe, con circa 15 milioni complessivi di cittadini colpiti.
I numeri parlano chiaro: circa 18 miliardi il giro d’affari annuo che finisce nelle tasche di soggetti, raramente perseguiti dalla giustizia, che svolgono indisturbati il loro sporco à “?lavoro”.
Una torta gigantesca, le cui sostanziose fette finiscono nelle tasche di maghi e occultisti per circa 5 miliardi di euro, in quelle di criminali che praticano frodi telematiche per altri 5 miliardi di euro, nelle mani di truffatori ai danni dell’Ue, dello Stato e delle Regioni, per circa 3,5 miliardi di euro. A questi si aggiungono i 4,6 miliardi di euro di truffe subite dai commercianti.
Un settore in piena salute quello delle truffe, caratterizzato da una costante e inarrestabile crescita.
Nel periodo 2001-2004 sono stati registrati 300.363 casi a fronte dei 145.212 del triennio precedente. L’incidenza percentuale di questo reato, sul totale generale dei delitti è più che raddoppiata, passando dal 2,1% del triennio 1998-2001 al 4,3% del periodo successivo.
Il trend negativo, inoltre, sembra essere confermato dalle stime concernenti il primo semestre 2006, che segna un aumento in linea con quello conosciuto nei primi sei mesi del 2005.Si tratta di un fenomeno criminale che coinvolge l’Italia dal Nord al Sud. In quest’ultima parte del territorio si concentra il 70% delle truffe ai danni della Commissione europea.
Nel 2005 la Commissione ha eseguito un controllo a tappeto sui fondi strutturali comunitari, rilevando su tutti i progetti campionati irregolarità diffuse.
Di queste, circa il 68% presenta irregolarità di tipo sanabile e il restante 32% irregolarità insanabili, in quanto violano i regolamenti comunitari.Una delle ultime frontiere delle frodi è quella del web: si chiamano phishing, boxing, skinning, trashing, termini inglesi a cui dovremo fare abitudine, che raccontano le azioni truffaldine che corrono sulla rete.
Le truffe via internet sono in costante crescita: si calcola che dal 2005, ogni giorno, sono circa 8 milioni i tentativi di carpire dati e informazioni personali, attraverso una semplice mail, per accedere ai conti bancari di vittime ignare. Per il 2006 la CRIF, la società che gestisce il principale sistema di informazioni creditizie, stima in oltre 23 mila i tentativi di frode creditizia, con un aumento del 120% rispetto al 2005, (con un’incidenza di in oltre 102 milioni di euro). Il 2007 non si annuncia certo migliore.
Tra gli altri reati che procurano maggiore allarme e irritazione sociale, lo studio ha focalizzato l’attenzione sulle truffe alimentari e sull’affare magia.
Secondo il rapporto RASF (Rapid Alert System for Food and Feed) della Commissione europea, i casi di rischio nel settore alimentare sono aumentati del 22%, per un totale di 3158 notificazioni segnalate nel 2005. I casi riguardano la presenza di microtossine, microrganismi nocivi (salmonella, ecc.), sostanze illegali (colorante Sudan, ecc.), e persino il colorante ITX, sostanza chimica contenuta nelle confezioni di latte destinato ai neonati.
Quasi la metà (46%) delle notifiche di rischio per la sicurezza alimentare riguarda prodotti importati da Paesi extracomunitari come la Cina, respinti alle frontiere dell’Unione perché ritenuti dannosi per la salute.
Nel 2005 solo da questo paese sono arrivati in Italia cento milioni di chili di concentrato, destinato a essere confuso con quello italiano, così come sono cresciuti del 20% gli arrivi dalla Spagna, che hanno invaso il nostro Paese con 13,6 milioni di chili di derivati di pomodoro.
Il bilancio delle truffe non migliora con l’occultismo che, con un volume d’affari di 5 miliardi di euro l’anno, un’evasione che sfiora il 100%, con la presenza e l’operatività di 22.000 maghi e astrologi ed il coinvolgimento di 10 milioni di cittadini, si conferma una realtà di vaste e inquietanti dimensioni.
La crescita di questo mercato è stata negli ultimi anni di circa il 30%. Il settore naviga a gonfie vele con palle di vetro, tarocchi, pratiche esoteriche e astri, che coinvolgono ogni anno il 17% della popolazione.
”I numeri e i denari movimentati – dichiara il presidente della Confesercenti, Marco Venturi – dimostrano che le truffe non sono più un reato ”folkloristico” marginale, bensì una grave minaccia per le persone e per l’economia.
Pensiamo alle truffe ai danni della Comunità europea, gestite, molte volte, da esponenti della criminalità organizzata”.
”E’ necessario – prosegue il presidente Confesercenti – un impegno ancora più forte da parte delle istituzioni ed un’azione più incisiva da parte delle forze dell’ordine, per contrastare un fenomeno in costante e allarmante crescita”.
”Il governo – conclude Venturi – deve porre al centro dell’attenzione politica i gravi danni che le truffe comportano per i cittadini, per le imprese e per lo Stato e organizzare un’adeguata risposta per favorire la prevenzione e che consenta ai cittadini e alle imprese di non subire danni economici e gravi conseguenze psicologiche”. ”Servono, in particolare, numeri di telefono dedicati alla denuncia delle truffe, sostegni di psicologi ed esperti, di aiuti economici vincolati alle denunce e finalizzati a debellare i truffatori ed a recuperare l’attività delle imprese”
Comunicato Stampa Confesercenti

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