Quando si è piccoli può capitare che manchi un suono nel linguaggio del bambino. Può darsi che manchino anche più suoni e il risultato è un bambino a cui viene fatto notare che non parla bene. Ci sono diversi modi di intervenire a riguardo, il più diffuso è quello della ripetizione convulsa, quadernoni pieni di parole con quel suono. Negli ultimi anni c’è anche un modo diverso d’intervenire, più veloce ed olistico: il bambino impara il suono attraverso la ricerca e la scoperta del suono mancante. Il bell’eloquio nasce in maniera naturale per tutti, basta scoprire come.
Roberta Scotto, logopedista. Ho un servizio logopedico a Procida e collaboro con il Dolce Nido per il monitoraggio dello sviluppo del linguaggio 0-3 anni per tutti gli iscritti con sportello informativo il lunedì pomeriggio – aperto a tutti- dove è bene prenotarsi; per l’area degli apprendimenti collaboro con l’Associazione Italiana Dislessia; per l’area miofunzionale, utile per gli interventi ortodontici su bambini ed adulti, e l’area vocale nel caso vi occorra una voce squillante, se siete curiosi scrivetemi. Per chi fosse interessato riguardo il nuovo approccio raccontato, mi scriva su WhatsApp, 3664363253.
Ringrazio “Il procidano” per la pubblicazione di queste pillole logopediche.