procida il buio oltre la siepe
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La politica a Procida: Dentro il buio oltre la siepe

procida il buio oltre la siepedi Michele Romano

Guardo con ansia e preoccupazione, allo stato di salute in cui versano i cardini essenziali su cui poggia il cammino sereno e tranquillo del vivere quotidiano di una collettività, cioè l’insieme dei servizi. Infatti, sotto traccia, a fari spenti, quasi in un clima rassegnato, tali elementi di vitale importanza stanno sempre di più diventando irrilevanti tanto da esporre la popolazione a rischi notevoli e a una estrema fragilità e precarietà.

Tra tutti, prendo a campione quello che dovrebbe condurre la vita dei cittadini su sentieri più rassicuranti e protettivi cioè il servizio socio sanitario. Ebbene, un aspetto fondamentale di questa problematica si concretizza quando, per fattori esogeni, una cinica, dissennata e discriminatoria politica regionale ha condotto l’azienda sanitaria locale ASL NA2 NORD a non considerare la peculiarità territoriale di un isola come Procida anzi l’ha posta alla medesima stregua di una semplice frazione di una “metropoli”, evento che ha determinano tutte le conseguenze negative che oggi si possono constatare. Per di più, in questi ultimi mesi, la massima dirigenza regionale è completamente deflagrata tanto da affidare, per esempio, la gestione dell’ASL NA2 NORD nelle mani di incompetenti per di più legate ai peggiori vizi del sottobosco politico. A ciò bisogna aggiungere comportamenti endogeni in cui sia la rappresentanza politica che gli operatori del settore e di comparto di maggior livello, con le dovute e rare eccezioni, hanno dato il meglio di sé, nel coltivare gli interessi e le preoccupazioni del proprio cortile con le conseguenze deleterie di esporre la stragrande maggioranza dei cittadini a rischi enormi sulla tutela della propria salute.

Poiché il prossimo 31 maggio saremo chiamati alle urne e visto tutto ciò che si sta sviluppando sul territorio, in ambito giudiziario, consiglio umilmente, a chi presumibilmente potrà guidare l’amministrazione del paese, di cambiare verso a tutto ciò perché  sappi che ti troverai ad attraversare un campo minato.

Come postilla prendo spunto dal fatto che le vicende riguardanti il Presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco hanno profondamente turbato e sconcertato l’intera opinione pubblica procidana, e sarebbe cosa giusta ed utile che la minoranza spingesse il Consiglio Comunale ad avere un ultimo sussulto di esistenza, svolgendo il tanto conclamato spirito di democrazia partecipata, col porre davanti all’assemblea dei cittadini ciò che nel bene e nel male è accaduto, in modo da dare fiducia e vigore al vissuto politico, tutt’ora in precarie condizioni. In modo contrario si offre l’amara e netta sensazione che tutti i soggetti politici di ogni ordine e grado stanno ben raccolti dentro il buio oltre la siepe, con tutte le conseguenze del caso.

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