Un anno finisce e un altro comincia nel segno della stessa, identica, certezza: in Sardegna il lavoro marittimo anzi dei “marittimi” non fa notizia. Nel male, ma soprattutto nel bene.
Non si spiega altrimenti la cappa di indifferenza con cui il sistema isolano dell’informazione ha avvolto la vicenda professionale dei tecnici formati dal nuovo Istituto superiore Mo.So.s di Cagliari: 23 giovani diplomati degli istituti nautici isolani che hanno trovato un impiego. Un evento positivo che non ha la pretesa di stravolgere le funeste statistiche al ribasso dell’occupazione in Sardegna e che senza dubbio non rappresenta la soluzione di un problema annoso, ma che almeno per una volta avrebbe meritato l’attenzione collettiva per rendere merito ai giovani studenti, al sistema didattico e al nostro comparto marittimo. Un fatto che meritava una menzione, fosse pure una riga di quotidiano o una scarna frase del notiziario.
Invece, con la sola encomiabile eccezione dell’agenzia di servizi per la comunicazione”Ad Maiora Media”, i media isolani continuano a dedicare la gran parte degli sforzi (e degli spazi) nel resoconto di una dialettica politica legata a questioni marittime solo a fini demagogici.