Manca poco più di un mese alla fine del 2010 ed in molti già pensano all’anno che verrà auspicando che possa riservare cose migliori di questo che sta per andare in archivio. Una cosa certa già c’è: dal gennaio 2011 non sarà più possibile andare in pensione con meno di 61 anni a meno di averne lavorati almeno 41. Questa la novità introdotta dal doppio scalino che interessa i lavoratori nati dopo il 1951. Entreranno infatti in vigore sia le nuove regole per l’accesso alla pensione di anzianità previste dalla riforma Damiano del 2007 (l’età minima per uscire passa da 59 a 60 anni per i lavoratori dipendenti a fronte di almeno 36 anni di contributi) sia quelle sulla «finestra mobile» per l’uscita previste dalla manovra di quest’estate (12 mesi di attesa una volta raggiunti i requisiti per i lavoratori dipendenti, 18 per gli autonomi). Per i lavoratori autonomi l’età per l’anzianità si alza ancora (a 62 e mezzo) visto che ai 61 anni come età minima per l’uscita si aggiungono 18 mesi di attesa della finestra mobile. Auguri!
Tags Attualità Diritti Lavoro Salute
Potrebbe interessarti
La salute non può attendere. Al via anche in Campania la campagna nazionale di Federconsumatori “STOP LISTE DI ATTESA” e la mappatura dei tempi di attesa
PROCIDA – L’accesso alle prestazioni sanitarie rappresenta una delle problematiche più rilevanti per la sanità …