NAPOLI (12 dicembre) – Commozione, dolore per un evento che ha letteralmente choccato un ambiente legato ai valori dello sport e dell’agonistica. Cordoglio e senso di impotenza ai funerali di Vincenzo Sannino, il giovane velista del circolo Savoia di Napoli, morto annegato mercoledì scorso nelle acque di Santa Lucia.
La cerimonia funebre è stata officiata da don Giuseppe Carmelo, nella parrocchia di Santa Lucia a Mare, poi la salma del ragazzo è stata imbarcata su un traghetto della Caremar e trasportata al cimitero dell’isola di Procida, dove la famiglia ha chiesto che Vincenzo sia sepolto.
Ad accogliere la salma il sindaco Gerardo Lubrano Lavadera e il vicesindaco Luigi Muro, che del Circolo Savoia è socio e che si è adoperato per esaudire le richieste dei genitori del giovane velista e di Pippo Dalla Vecchia, il presidente del circolo napoletano.
Al circolo di Santa Lucia sono giunti messaggi di cordoglio da tutta Italia. Tra questi, quello di Carlo Croce, presidente della Federazione Vela. Per tutte la manifestazioni di nuoto e pallanuoto che si svolgeranno oggi e domani in Campania sarà osservato un minuto di silenzio, decisione comunicata con una lettera dal presidente della Fin regionale Paolo Trapanese.
Sotto accusa l’istruttore. Un atto dovuto, inevitabile per consentire alle parti di partecipare a un accertamento irripetibile come l’autopsia. Nel fascicolo sulla morte del sedicenne nelle acque del circolo Savoia risulta così indagato A.C., il giovane istruttore del ragazzo annegato, da ieri mattina rappresentato dal penalista Giuseppe De Angelis.
Ora l’obiettivo del pm Luigi Musto è ricostruire la dinamica dell’incidente che ha provocato l’ennegamento del sedicenne, a partire dallo stato in cui si trovava l’imbarcazione capovolta, per finire alle condizioni fisiche (date per ottimali) del ragazzo annegato.
fonte : http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=84022&sez=NAPOLI