Oggi giorno dell’Assunta

di Giacomo Retaggio

Oggi è il 15 agosto, Ferragosto, le antiche “Feriae Augusti”, in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto. Si può dire che sono appena cinquanta, sessanta anni che sento parlare di Ferragosto. Nella mia infanzia, adolescenza ed in parte anche nella mia gioventù non si usava questo termine. Era prevalente e totalizzante la parola “Assunta”. Il 15 di agosto era soprattutto la festa dell’Assunta. Il Ferragosto non esisteva , anzi se qualcuno utilizzava questo termine veniva guardato con sospetto perché troppo laico, poco religioso, quasi un miscredente. Quelli erano i tempi in cui la confessionalità e le credenze religiose impregnavano completamente la vita ed il modo di essere della società. Il 15 agosto era la ricorrenza dell’Assunzione . anima e corpo, della Vergine in cielo. Dopo la “Dormitio virginis”, vale a dire l'”addormentamento della” Vergine, alla presenza degli Apostoli, preludio del suo “Transito” verso il Paradiso. Questo è un dogma della chiesa cattolica e non solo. Nelle varie chiese della terra esistono diversi quadri ( e molti anche di ottima fattura) che ritraggono l’episodio della “Dormitio”, specie nella cultura bizantina e ortodossa. Se non vado errato un quadro che ritrae questa scena si trova anche nella nostra chiesa di San Michele a Terra Murata, sulla parete di fondo, a sinistra della porta principale. Prima che la giornata odierna diventasse quasi esclusivamente “laica” essa aveva una connotazione completamente religiosa: messa obbligatoria, astensione totale dal lavoro, venerazione della Madonna Assunta. La festività raggiungeva ( e raggiunge) il massimo dell’intensità a Monte di Procida. Quì l’Assunta è la divinità principale; mia nonna materna era del Monte; giorno dell’Assunta partiva per andare a venerare la “sua “Madonna; allora si andava con la “lanzetella”; si partiva di prima mattina perché poi c’era la liturgia della visita ai parenti; Spesso conduceva anche me; ricordo la chiesa del Monte affollatissima; il grande caldo; la processione della Madonna usciva dalla chiesa a mezzogiorno tra canti e botte; mia nonna diceva che quella era una “processione disperata” perché la gente soffriva per la fatica ed il caldo. Ma nessuno vi si sottraeva. Alla sera, poi, c’erano i fuochi. Nessuno rinunciava ai fuochi del Monte. Ci si appostava, noi di Procida, sulle punte, sulle terrazze, sulle spiagge rivolte al Monte e si aspettava la mezzanotte. Questi fuochi erano un vero spettacolo. I Montesi hanno sempre fatto le loro cose “senza risparmio”. Quando si trattava della festa dell’Assunta non badavano a spese. Da bambino osservavo che il lampo delle botte arrivava prima e poi, dopo qualche secondo, si udiva il rumore. Non riuscivo a capacitarmi. Poi mi spiegarono che la luce cammina più veloce del suono. Nelle mie feste dell’Assunta passate a Procida era obbligatorio il pranzo a casa di mio nonno paterno. Ed era obbligatorio mangiare l’anguria. Questa era tata calata da prima mattina nella “piscina” per farla raffreddare, avvolta in un fazzoletto di ruvida tela. All’epoca non c’erano i frigoriferi. Io sono cresciuto senza questi, senza i condizionatori e senza riscaldamento d”inverno….eppure non sono morto! Quella dell’Assunta era “na Jurnata signalata”. Vale a dire una di quelle giornate pericolose in cui poteva accadere di tutto e quindi si sconsigliava di fare qualsiasi cosa e di dare inizio a qualsiasi opera. Era una regola ferrea a cui la gente credeva ciecamente. Sono bastate queste poche riflessioni per rimarcare la differenza tra il ferragosto di oggi è quello di appena cinquanta, sessanta anni fa. I giovani che mi leggono rimarranno stralunati e di sicuro mi prenderanno per matto. Eppure, cari amici, le cose andavano veramente così! Meglio oggi o meglio allora? Non lo saprei dire. Forse ogni epoca deve avere i suoi avvenimenti. Ed il suo Ferragosto….

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