Osservatorio civico e il Gruppo consiliare Procida Democratica fanno il punto dopo l’assemblea del 6 novembre.

Riceviamo e pubblichiamo l’ultimo volantino a firma dell’ Osservatorio Civico e il Gruppo Consiliare Procida Democratica, sulle questioni: amianto, bollette dell’acqua, differenziata e condono, volto a informare i cittadini sugli sviluppi dell’assemblea del 6 novembre scorso.

Amianto: aspettiamo che il vicesindaco onori al più presto l’impegno assunto il 6 novembre, di pubblicizzare adeguatamente le iniziative in corso (più sono i cittadini disposti a smaltire legalmente i materiali pericolosi in proprio possesso, più si risparmia).

Bollette dell’acqua: le prossime saranno senza quota fissa e quota per la depurazione, ma è urgente che l’amministrazione ufficializzi da quando il servizio di depurazione è inattivo. Il dato è indispensabile a chi intende recuperare le somme indebitamente versate per tanti anni, data la retroattività decennale della recente sentenza della Corte Costituzionale.

Differenziata: la contraddizione tra il progetto del dissociatore sulla nave, benedetto anche dal vicesindaco, oltre che da Lubrano e Bertolaso, e l’intenzione di promuovere la differenziata (che sarebbe un obbligo, se non fossimo in Italia), sempre sbandierata ma mai messa in pratica, è insanabile. Voler fare entrambe le cose insieme è un assurdo. Se la giunta non abbandona questa linea, bisogna solo battersi in tutte le sedi per il commissario prefettizio (previsto dall’art. 3 del recentissimo decreto legge).

Condono: ci auguriamo che una debole intervista rilasciata dall’assessore Aiello a ‘Il Golfo’ mercoledì 12 non modifichi l’impegno ufficiale assunto dal vicesindaco a far deliberare una congrua proroga dei termini per la presentazione delle domande, per poter approfondire le seguenti questioni:

1) Valore legale delle licenze in sanatoria che si vanno rilasciando, in relazione alle competenze di Regione e Soprintendenza e ai problemi posti dalla revisione in corso degli strumenti di governo del territorio

2) Necessità di un confronto con Regione e Sovrintendenza

3) Costo delle pratiche di condono: per fare solo un esempio, gli interessi legali annui sono stati fissati tra il 1995 e il 2008 nell’unica misura del 10%, mentre sono state ignorate le disposizioni che la riducono per molti anni al 2,5%. Come mai?

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