Comunicato stampa.
Da Liberoreporter.it – La Savina Caylyn è la petroliera italiana sequestrata l’8 febbraio 2011 dai pirati somali e che ormai si trova in mano ai sequestratori da ben 220 giorni… Nel totale silenzio, Armatore (F.lli D’Amato) e Farnesina (Ministero degli Esteri), lasciano che il dramma di questi nostri 5 connazionali e di 17 indiani, continui.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito, un comunicato pervenuto in redazione, in seguito alla manifestazione di ieri svoltasi a Trieste, dal comitato “LIBERI SUBITO”.
“Ieri 14 settembre alle ore 20,Trieste si è fermata e con grande senso civico tutta la città, Comune, Provincia, Chiesa, sindacati, associazioni, scuole, popolo di facebook, cittadini sensibili ai valori della vita, senza bandiere ne sigle di parte, hanno manifestato silenziosamente accendendo fiaccole e torce attraverso il centro della città per dare un forte segno di vicinanza alla sofferenza dei 5 marittimi italiani e 17 indiani, tra cui appunto il triestino Eugenio Bon, che da sette interminabili mesi sono sotto sequestro dei pirati somali e abbandonati al loro destino dallo Stato, dal Governo e dall’Armatore e la sua assicurazione, evidentemente molto più attenti ai loro interessi. Che 2500 cittadini abbiano sfilato e partecipato fa onore alla città. Ma ora non servono più parole, per salvare la vita di questi ragazzi servono fatti, se la Casta non si attiva, se l’Armatore è latitante, noi familiari dopo l’insurrezione di Procida, di Pian di Sorrento, di Gaeta, di Roma, di Trieste, continueremo a manifestare in tutte la sedi e città marinare e infine se sarà necessario dovremo essere noi, parenti e cittadini italiani tutti, ad andare in Somalia a toglierli da quell’inferno.
Eugenio, Enzo, Gianmaria, Giuseppe, Antonio e 17 indiani, arriviamo! veniamo noi a liberarvi !!!!”
Per il comitato “LIBERI SUBITO” di Trieste (parenti e amici)
Adriano Bon
Trieste 15/09/11
http://www.liberoreporter.it/NUKE/news.asp?id=7275