Savina Caylyn. Gli appelli della gente comune.

La procidana Emanuela Massa insieme al marito Leonardo De Giglio sono stati il 9 settembre ospiti al 10° Incontro Nazionale di Emergency a Firenze. Questo è stato possibile sopratutto grazie alla grande disponibilità di Cecila Strada. La serata condotta da Massimo Cirri  con Gino Strada, fondatore di Emergency, ha visto come ospiti Don Gino Rigoldi, Presidente di Comunità Nuova, lo scrittore Erri De Luca, nonchè le cantanti Elisa, Fiorella Mannoia e Paola Turci. La nostra Emanuela ha sensibilizzato migliaia di persone ospiti dell serata, in merito all’inferno quotidiano della Savina Caylyn e dei 22 membri dell’ equipaggio da sette mesi prigionieri in Somalia. D iseguito il video e l’appello letto alla platea.

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Mi sono chiesta più volte quest’oggi come avrei potuto raccontarvi questa storia…

8 febbraio 2011 viene sequestrata la petroliera Savina Caylyn a 880 miglia dalle coste somale. A bordo ci sono 22 persone di equipaggio: 5 italiani e 17 indiani.

Dopo 4 mesi, il 9 giugno con un fax vengono inviate 5 foto dei rapiti ritratti sotto lo scacco dei mitra con mani e piedi legati da corde.

8 settembre, anzi 9 settembre, sono passati 211 giorni e di loro abbiamo pochissime notizie , 2 telefonate, in una il Comandante ci dice che non hanno più nulla, che sono allo stremo delle forze fisiche e mentali…l’altra…non ci permettono di ascoltare la voce di nessuno… lo faranno solo se pagheremo.

Nei primi giorni di agosto a Procida…una piccola isola del golfo di Napoli…si costituisce un gruppo di cittadini, con un’assemblea spontanea, mosso dall’unico obiettivo di essere voce di tutte le famiglie dei sequestrati.

Nasce il Coordinamento LIBERI SUBITO.

Nei giorni successivi varie sono le manifestazioni di protesta che il Coordinamento organizza per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo politico.

Il 7 settembre in piazza Monte Citorio, circa 1000 persone provenienti dai comuni di residenza dei marittimi sequestrati, PROCIDA SORRENTO GAETA TRIESTE hanno manifestato chiedendo di essere aiutate nella liberazione degli ostaggi.

C’è una frase detta dal padre di uno dei sequestrati che meglio esprime lo spirito che ci anima nel lottare per la loro liberazione:

“Coesione e forza toccheranno gli animi e abbatteranno i muri di indifferenza e ingiustizia” , e riferendosi dolcemente al figlio… “AL PIÙ PRESTO TORNA A CASA…TI ASPETTIAMO TUTTI”.

Noi oggi urliamo AL PIÙ PRESTO TORNATE A CASA…VI ASPETTIAMO TUTTI, TUTTI E 22..ANZI TUTTI E 23 …ASPETTIAMO ANCHE FRANCESCO…

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