Continua coi i suoi deliri il Ministro della difesa o forse della guerra, Ignazio La Russa, che non ha di meglio da fare che rilasciare dichiarazioni all’ANSA (ore 19,09 di ieri 7 settembre) di una portata così demenziale. Dice che seguono gli ostaggi, ma dove?
I blitz sono rischiosi, dice e bisogna valutare i rischi per gli ostaggi, ma che non manca volontà e capacità di intervenire. A lui manca quella di intendere e di volere più probabilmente. Leggiamo meglio e giudicate.
‘‘Ribadisco che le forze armate armate seguono con grande attenzione le vicende dei nostri connazionali sequestrati dai pirati e se finora non abbiamo optato per azioni di forza e’ perche’ non vogliamo esporli a rischi”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sottolineando che ”c’e’ una nostra nave che monitora” le due navi ormai da mesi nelle mani dei pirati.
”In due occasioni – ha ricordato la Russa – una volta in LIbia, un’altra in Somalia, siamo stati li’ li’ per intervenire, avevamo approntato tutto, ma poi le cose si sono risolte in altra maniera. Voglio dire con questo – ha sottolineato – che non manca ne’ la volonta’ ne’ la capacita’ di intervenire, ma cio’ dipende dalla valutazione dei rischi per gli ostaggi”. (ANSA).