Procida. Il premio Elsa Morante Isola di Arturo festeggia i 25 anni con il regista premio oscar Giuseppe Tornatore

L’edizione di quest’anno del premio Elsa Morante è stata memorabile, non solo per i riconoscimenti attribuiti ai numerosi autori premiati; ma soprattutto per l’ospite d’onore che ha arricchito la kermesse che in ogni edizione ospita artisti di fama internazionale.

La giuria composta tra i tanti dai giornalisti Michela Serri e Antonio Lubrano e con presidente il poeta Elio Pecora ha premiato: Umberto Scapagnini con l’opera “Il cielo può attendere” (ed. Piemme), che narra dell’esperienza personale, che ha portato il noto scienziato a riconsiderare l’esistenza dell’aldilà. La seconda segnalazione speciale è stata attribuita a Italo Bocchino con l’opera “Una storia di Destra” (ed. Longanesi), ovvero la cronaca degli ultimi trenta anni della destra italiana. Al momento della premiazione, Antonio Lubrano ha voluto sollevare la questione dei quattro marittimi procidani, che sono nelle mani dei pirati somali, domandando come lo stato italiano stia affrontando il problema. Bocchino oltre ad un retorico “monito” sul non assecondare le iniziative piratesche pagando il riscatto, ammette che lo stato italiano avrebbe dovuto impegnarsi maggiormente su questa questione. Terza segnalazione per il libro “Ragazzi ubriachi” (ed. Manifestolibri ) di Flavio Pagano, un gruppo di adolescenti che vivono nei quartieri popolari di Madrid alle prese con i problemi della propria generazione. Ultima segnalazione speciale è stata attribuita all’opera “Quanto meno te l’aspetti” (ed. L’ancora del Mediterraneo) di Guido Trombetti che tratta di otto storie che si intrecciano nell’Italia anni cinquanta e sessanta.

Il Premio della sezione “All’isola” è stato aggiudicato quest’anno a Marianna Galatola con una tesi sul culto di S. Michele Arcangelo e a Mirta Ramaldi con un’ interessante tesi in etnologia botanica sulla ricerca di erbe officinali sul territorio procidano.

Per la sezione speciale di quest’anno nella ricorrenza del 150° anno dell’unificazione d’Italia “Un saggio per il Risorgimento” il premio è andato al giornalista Aldo Cazzullo, che senza retorica e luoghi comuni ha raccontato la problematiche di un’unificazione del paese difficile e a volte controversa.

Per la sezione Traduzioni è stata premiata Laura Fausin Guarino con L’opera “Il vino della solitudine” (ed. Adelphi) dell’autrice Irène Némirovsky.

Adalberto Bardone e Gianni Bornia sono stati premiati per la sezione saggistica con l’opera “una lunga incomprensione: Pasolini fra destra e sinistra”. In ultimo Maria Pia Ammirati ha vinto con l’opera “Se tu fossi qui” (Cairo editore), analisi di un rapporto di coppia complesso e pieno di ombre analizzato dal punto di vista maschile.

Oltre ai premiati la presenza dei rettori dell’Università Orientale di Napoli Alda Viganoni che con la scuola di alta formazione nel palazzo della cultura di Procida organizza ogni anno importanti eventi per gli studenti dell’università e non e con il rettore dell’Università Federico Secondo, Massimo Marrelli, hanno voluto proporre un progetto per la creazione di un polo culturale a Procida, favorendo un maggiore scambio e diffusione culturale.

A concludere la manifestazione, che quest’anno compie ben venticinque anni, è intervenuto il regista Giuseppe Tornatore che ha voluto ricordare le sue prime esperienze cinematografiche e numerosi aneddoti, tra i quali l’incontro con il maestro Fellini.

Di Pasquale De Candia

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