Presentazione di “ACQUA CONTROCORRENTE” – il libro di ISF NAPOLI

3193_1106993725657_1551211161_244672_436519_n.jpgIngegneria Senza Frontiere è lieta di invitarvi, mercoledi 29 Aprile 2009 ore 11,00 presso l’aula Scipione Bobbio – Triennio Ingegneria P.le Tecchio; alla presentazione del libro “Acqua contro corrente” Il viaggio di Ingegneria Senza Frontiere, curato da ISF Napoli e ISF Salerno.

Interverranno:
Il preside di Ingegneria, Edoardo Cosenza, Il presidente del polo delle Scienza e delle Tecnologie, Massimo D’Apuzzo.
Si terra un dibattito con gli autori del libro moderato dal prof.Gianpaolo Rotondo.

Finalmente pubblicato “ACQUA CONTROCORRENTE” – il libro di ISF NAPOLI proprio come in un viaggio, si configura un cammino, studiando e ristudiando i possibili itinerari e preparando gli strumenti necessari e poi si intraprende un percorso che si arricchisce di incontri, di esperienze e di imprevisti, per ritornare guardando con occhi nuovi la realtà che ci circonda, cosi il libro si divide in tre sezioni che richiamano questi tre momenti, tutti importantissimi, che caratterizzano l’arte del viaggiare.PER INFORMAZIONI info@isf-napoli.org

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Il libro curato da ISF sull’acqua, propone un approccio “controcorrente” ai problemi legati alla gestione della risorsa idrica in ogni parte del pianeta, che viene raccontato, attraverso le esperienze vissute da membri dell’associazione o da persone a loro vicine, Da qui l’idea di organizzare il libro sotto forma di un viaggio immaginario. E proprio come in un viaggio, si configura un cammino, studiando e ristudiando i possibili itinerari e preparando gli strumenti necessari e poi si intraprende un percorso che si arricchisce di incontri, di esperienze e di imprevisti, per ritornare guardando con occhi nuovi la realtà che ci circonda, cosi il libro si divide in tre sezioni che richiamano questi tre momenti, tutti importantissimi, che caratterizzano l’arte del viaggiare.Partendo dall’ABC, dall’assunzione che l’Acqua è un Bene Comune, si va dallo studio dell’applicabilità degli impianti di fitodepurazione per il trattamento ed il riutilizzo di acque reflue nei Paesi in via di sviluppo, alla possibilità di usare a costo quasi nullo, per i beneficiari, l’enorme mole di informazioni che ci forniscono i satelliti artificiali, fino a valutare all’acqua come fonte di energia, senza mai perdere di vista sostenibilità e condivisione!

La parte centrale del libro è dedicata al racconto delle esperienze di viaggio. Dal Ciad al Madagascar, dal Burkina Faso al Brasile, sono presentate diverse esperienze di cooperazione La caratteristica che accomuna i progetti, diversi per scopi e metodologie, è la grande attenzione rivolta agli aspetti economici, sociali, ambientali dei luoghi in cui si interviene. Come avviene la gestione delle risorse idriche in un campo profughi? È possibile in tempi rapidi garantire l’approvvigionamento idrico sufficiente alle esigenze della popolazione ospitata nel campo, garantire la qualità dell’acqua consumata all’interno del campo e il suo razionale utilizzo? Come combattere degradazione e impoverimento del terreno in un contesto di povertà e climaticamente complesso come quello del Burkina Faso?

E ancora, si passa per la striscia di Gaza, dove ai normali problemi legati alla gestione delle acque in ambienti ad alta densità di popolazione, si aggiungono le difficoltà sociali e politiche di quella regione, per arrivare ai problema di approvvigionamento idrico nel sertão, in Brasile, all’uso di tecniche GIS per identificare siti idonei alla realizzazione di “barrages” in Mali, alla gestione delle acque reflue in Madagascar.

Al ritorno da un viaggio non si è mai come quando si è partiti. Tutti i problemi di “casa nostra” assumono un sapore e un’importanza diversi dopo aver girovagato in luoghi e, talvolta, in tempi diversi da quelli in cui siamo abituati a vivere. Così, l’ultimo capitolo è dedicato a una piccola panoramica su alcuni dei problemi italiani riguardo all’uso, la gestione e il consumo di acqua. E’ il caso di fermarsi a riflettere sul perché consumiamo tanta acqua minerale, di informarci su come viene gestita e da chi l’acqua che scorre dai nostri rubinetti, perchè da una maggiore conoscenza possiamo assumere comportamenti più responsabili.

Le riflessioni finali nascono da un’inquietante previsione del 1995 del vicepresidente della Banca mondiale: “Se la guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l’acqua”. Il libro si chiude con una breve trattazione sul rapporto, purtroppo evidente sin dall’antichità, tra acqua e guerre e nell’auspicio di una gestione più equa e condivisa delle risorse. Forse quello che realmente serve è una mentalità diversa. Non resta che leggere!

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