Procida: Centinaia di kilometri per inseguire il posto di lavoro nella “Buona scuola”

PROCIDA – In queste ore in molte città, comprese l’isola di Procida, il suono della campanella annuncia a genitori, studenti, insegnanti, personale Ata e dirigenti l’inizio di un nuovo anno scolastico che, ci auguriamo, possa essere per tutti ricco di soddisfazioni. Le porte della “Buona Scuola” si aprono e ci ha colpito particolarmente la storia recente (probabilmente simile a tante altre) di un insegnante di scuola primaria, che parte dall’isola di Procida, e, dopo anni di supplenze, raggiunge il sogno di una vita: un posto di lavoro e con questo tranquillità e certezze. Ma è veramente così? Il percorso che si apre al nostro bravo insegnante è questo: nel settembre 2015 assegnazione della cattedra in provincia di Milano, successivamente incarico annuale in provincia di Napoli. Nel luglio 2016 presa di servizio nella sede di titolarità, ovvero provincia di Milano, giunge poi il trasferimento in una scuola della Toscana, segue la conciliazione con destinazione Roma, poi nuova assegnazione in prov. di Napoli. E non finisce qui perché il prossimo anno, altro giro altra corsa. In bocca al lupo!!!

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2 commenti

  1. Egregio sig. Taliercio, siete certo che solo in seguito alle recenti riforme siano giunti i cosidetti disservizi scolastici…o debbo rammentare che nel lontano 1974 la sottoscritta veniva sotto propria responsabilità ” traslocata ” senza trasferta ne supporto familiare ( partivo con figlia d’otto mesi a carico ) in provincia di Savona dove, al terzo posto in classifica avevo, rispetto alla mia residenza di Napoli in fondo al 3000 posto in classifica, più possibilità di entrata in ruolo mentre, dopo quattro anni di penitente esercizio sulle scuole della costa e non, ho potuto rientrare in sede !!
    Noi docenti abbiamo avuto carriere dolorose e difficoltose…specie per alcune discipline…al limite della sopravvivenza . La mia prima cattedra ad Alassio era di due ore settimanali; senza un asilo-nido comunale decente che all’epoca mi supportasse; con un trattamento a dir poco razzista ricevuto nelle sedi di lavoro..col mio titolo che mi garantiva eguale equilibrio tra le docenti locali… per che valido … ” si fa per dire ” … su tutto il suolo iitaliano !!!
    Dott. Taliercio sorvolo su tutte le difficoltà, anche di ordine burocratico, affrontate durante il mio periodo indeterminato
    di servizio ma, francamente sento d’essere stata un’eroe di guerra in tempo di pace !!!

    • Guglielmo Taliercio

      La storia si ripete gentilissima professoressa lodi agli insegnanti che come dice sono, da sempre, “eroi di guerra in tempo di pace”

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