Procida: Concluso il tesseramento del PDL. Ma quando è iniziato?

di Francesco Marino
Circa vent’anni fa, con un gruppo di amici non politici, scendemmo in campo per Silvio Berlusconi fondando “Forza Italia” sull’isola di Procida. Furono giorni entusiasmanti ed irripetibili. Durante la travolgente campagna elettorale scomparvero letteralmente tutti i vecchi politici della politica locale che, da Cennamo in poi, avevano fatto il bello ed il cattivo tempo.
Inutile dire che l’entusiasmo ebbe fiato corto e, subito dopo le elezioni, come d’incanto, i vecchi marpioni (Aiello – Capodanno – Capezzuto – etc.) riemersero dall’ombra e si accreditarono come vincitori agli occhi dei procidani nel segno di “Forza Italia”.
Naturalmente, dissociandoci prontamente da costoro, ci dimettemmo dal movimento, così come testimoniano, per fortuna, le pagine che “Il Golfo” dedicò alla vicenda.
Più o meno situazione analogo la si vive ai nostri giorni con il tesseramento massonico del PDL. Voci autorevoli, infatti, ci dicono che sono state consegnate nelle mani del discusso coordinatore Nicola Cosentino, circa 200 tessere di adesione e iscrizione al Popolo delle Libertà.
Certo Angelino Alfano potrà essere contento del milione di tesserati ma: Chi ha indetto la campagna per il tesseramento a Procida? Quali sono state le modalità di iscrizione? C’è un responsabile, numero telefonico o indirizzo a cui rivolgersi? Chi sono i dirigenti?
Nessun comunicato, nessun annuncio, nessun manifesto, nessun banditore motorizzato ha preceduto o seguito quello che, nella teoria, dovrebbe essere il momento massimo in cui i partiti si aprono ai territori.
Come i nostri lettori comprenderanno, quindi, ben manipolati da qualche gran maestro, i duecento incappucciati sono tra noi, per ora dormienti, in attesa di risorgere o ritornare nell’ombra a secondo della sorte del declinante Berlusconi.
Già, ma chi sono questi Grandi maestri?
Ai nostri attenti lettori la risposta.