PROCIDA, 7 NOV – Il prossimo 30 Dicembre cesserà di avere effetto il nulla osta all’allevamento intensivo dei tonni rossi al largo dell’isola di Procida e, secondo i giudici della Terza sezione del TAR Campania per “il prossimo spirare dell’efficacia del provvedimento autorizzatorio” non merita accoglimento la domanda incidentale di sospensione chiesta dall’ufficio legale della LAV (Lega Anti Vivisezione). La LAV, lo scorso 11 Agosto, ha presentato ricorso al TAR per l’annullamento, previa sospensione degli affetti, del nulla osta alla conduzione dell’allevamento intensivo di tonno rosso in “Zona B” dell’area marittima protetta “Regno di Nettuno”. I giudici amministrativi hanno scritto che: “considerato il prossimo spirare dell’efficacia del provvedimento autorizzatorio (30.12.2008), non pare sussistere nei termini della dedotta gravità e irreparabilità il pericolo di danno di compromissione per gli interessi di protezione dell’ambiente marino, a tutela dei quali è stata istituita la riserva”. Nei prossimi mesi il TAR entrerà nel merito del ricorso. “E’ una decisione paradossale poiché non è stata concessa la sospensiva sull’asserito presupposto che non sussisterebbe il pericolo per l’ambiente, mentre lo stesso Ente che ha rilasciato il nulla-osta non escludeva la possibilità di effetti negativi sui fondali” ha dichiarato Ciro Troiano, responsabile Tutela Ambiente LAV. “E’ bene chiarire che in ogni caso il TAR non è entrato in merito alla legittimità dell’atto e non si è pronunciato sulla liceità del provvedimento amministrativo che per noi presenta diversi aspetti suscettibili di censura” ha concluso Troiano.
Mauro Iovino