Procida: Il “caso” del Centro Sportivo Via Salette.

di Gennaro Cibelli, consigliere comunale “Insieme per Procida”

Una spesa di oltre un milione di euro, come si evince dalla nota dell’ architetto Cossu, il Direttore dei lavori per la costruzione del Centro Sportivo di via Salette rivolta al dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale e al Sindaco di Procida; un impianto, ad oggi, inutilizzato e, aggiungerei, inutilizzabile! Con questo articolo intendo richiamare l’attenzione dei cittadini sulla vicenda che riguarda la realizzazione (si fa per dire) di una struttura sportiva, su un terreno comunale, avvenuta, con diversi interventi, dal 1999 al 2010.

Non è stato facile ricostruire tutte le fasi della vicenda amministrativa che ha interessato la realizzazione della struttura sportiva in questione, considerando che il Consigliere Comunale, dispone solo di pochissimi strumenti giuridici (l’interrogazione scritta e la mozione) per incalzare gli Amministratori Comunali negligenti o, a volte, e peggio ancora, reticenti. Cercherò di esporre cose che molti purtroppo non sanno e che sono a conoscenza di pochi addetti ai lavori, cose che comunque è importante ribadire dopo aver richiesto, e faticosamente ottenuto, buona parte degli atti amministrativi finora prodotti dai vari organi comunali (delibere di Giunta e del Consiglio Comunale, determine dirigenziali e relazioni tecniche varie) che ho riportato nella mozione, da me firmata, scaturita dall’interrogazione scritta della seduta consiliare del 7/11/2011, atti che mettono in evidenza la spesa fatta per la realizzazione(!!!) della struttura sportiva di via Salette.  “Caso” che, poi, sta diventando un piccolo-grande scandalo pubblico, esemplare nella capacità di rappresentare i disastri a cui può arrivare una pessima politica, intesa come pessima amministrazione di un bene pubblico che poteva avere un grosso impatto sulla vita pubblica e sociale del Paese e che invece è terminato nel dimenticatoio assoluto; pessima amministrazione dicevo, supportata da una pessima burocrazia capace di produrre atti che rasentano l’illegalità quando il rappresentante dell’Ufficio Tecnico Comunale afferma, nella sua relazione sul centro sportivo, all’epoca già “realizzato”, che si sono dovuti emettere urgenti provvedimenti amministrativi per ripristinare l’agibilità dell’impianto sportivo “a seguito di continui atti vandalici e all’incuria”. Questa affermazione, così come è stata registrata, bisogna verificarla in tutti i suoi dettagli, verificare per esempio se ci sono, al proposito, denunce sporte dal Comune, nei confronti di ignoti ovviamente, fatte alle forze dell’ordine (copie da me richieste e non ancora ottenute), perché essa ha giustificato la spesa di molte centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico! Come pure chiederemo per iscritto, allo stesso funzionario comunale, di rendere più chiaro il termine “incuria” che lui usa nella sua relazione relativamente al centro sportivo Non si può assolutamente accogliere, infatti, l’altra lamentela dello stesso Responsabile dell’Ufficio Tecnico quando, nella parte finale della sua relazione, afferma che “la mancanza di personale comunale e dell’ordinaria manutenzione dell’impianto rendono problematica la gestione dell’impianto sportivo, l’utilizzo e la corretta conservazione della struttura”. Si deve prendere atto che, ormai, le lamentele del funzionario, ovvero la sua criticità, non hanno prodotto alcun effetto sulla vicenda in quanto il centro sportivo, anche a distanza di tempo dalla sua relazione, rimane in uno stato di abbandono e di degrado totale e ciò nonostante la struttura sia dotata di un alloggio per il custode, di nomina comunale, che dovrebbe svolgere funzione di vigilanza e di corretta conservazione della stessa struttura. Inoltre, non si sa ancora se l’opera realizzata è stata mai messa a norma ed in sicurezza e quindi collaudata e resa agibile per lo svolgimento delle attività sportive (e se questo fosse mai avvenuto per il passato, oggi ci sarebbe bisogno sicuramente di un altro collaudo). L’attuale Sindaco, per altro all’epoca Assessore ai lavori pubblici, quindi ben a conoscenza dei fatti riguardanti i lavori a via Salette, nelle sue dichiarazioni programmatiche ha manifestato la volontà di voler completare il progetto di Palazzetto dello Sport in quella struttura, con la costruzione di una piscina, pur essendo consapevole che la Sovraintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Napoli non avrebbe mai dato il nullaosta a realizzare tale progetto perché il sito è ancora soggetto ai vincoli del Piano Paesistico Territoriale. Ribadisco che l’aver sollevato il “caso” in Consiglio Comunale con la discussione della interrogazione scritta, a novembre dello scorso anno, trasformata poi in mozione per l’insoddisfacente risposta ai miei quesiti, ha messo evidentemente in difficoltà la maggioranza consiliare fino al punto che, nella seduta consiliare dello scorso settembre essa ha fatto saltare, con un cavillo, l’esame della mozione per sottrarsi ad una obiettiva valutazione che il “caso” in oggetto richiede perché pensa, forse, che il problema si possa risolvere semplicemente affidando la gestione della struttura ad una Associazione “amica” che poco avrebbe da lamentarsi sullo stato dei luoghi e sulle eventuali mancanze burocratiche. Il mio appello è ancora una volta rivolto ai cittadini, che si rendano conto che occorre recuperare non solo uno spazio pubblico negato, ma anche, e soprattutto, la buona politica che permette a tutti di partecipare alla corretta gestione della cosa pubblica e quindi del denaro pubblico, ed è per questo poi che il gruppo consiliare “Insieme per Procida”, di cui faccio parte, ha segnalato il “caso via Salette” ad una valutazione più approfondita da parte di un organo superiore qual è la Corte dei Conti Regionale,  come piccolo-grande scandalo che, come dicevamo prima, è scaturito dalla pessima politica nella fattispecie intesa come “disamministrazione” o cattiva gestione di un bene pubblico di tale portata.

 

P.S. Colgo l’occasione per pubblicizzare la mia mail al fine di permettere, ai cittadini che lo desiderino, di sottoporre alla mia attenzione altri argomenti di natura amministrativa che saranno presi in debita considerazione ed eventualmente sostenuti nelle opportune sedi istituzionali: cibelli.gm@libero.it

 

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