PROCIDA – Il 14 marzo scorso, presso la sala consiliare dell’isola di Procida, si è tenuto un convegno su un argomento socio-sanitario che angoscia e schiaccia nel dolore una buona parte del pianeta femminile e, negli ultimi tempi, allarma, anche quello maschile, cioè la prevenzione del tumore al seno. Ebbene, possiamo considerarlo un momento di proficua riflessione sia dal punto di vista di coscienza scientifica e di operatività grazie all’intervento di un eccellente operatore del prestigioso Istituto oncologico “Pascale”, degli organismi comunali e della direttrice del Distretto 36 di Ischia e Procida. Cosa è emerso in tal senso? Che per arrecare effetti benefici a ciò che è stato detto sulla prevenzione, e vale per tutte le altre patologie, bisogna, utilizzando la felice espressione della dott.ssa Aiardo, che «la struttura sanitaria deve andare a cercare l’utente non il contrario, attuare la rivoluzione eliocentrica copernicana in cui il sole diventa la persona e la terra che gira intorno ad esso». Ecco perché, al di là delle tossine demagogiche, populistiche e strumentali, espresse negli ultimi tempi, sul territorio, è urgente fare squadra tutti insieme (istituzioni, politica, associazioni, agenzie educative, operatori del settore, collettività) per realizzare la rete della salute procidana efficace ed efficiente con dentro un pronto soccorso salvavite.
In conclusione, poiché la prima attrice, per realizzarla, è la medicina di base, ci appelliamo agli operatori del settore affinché escano dal torpore in cui, una gran parte, è caduta e che comprendano che il loro ruolo non è quello dei semplici cittadini cosa che impone di offrire risposte alle ansie e alle preoccupazioni dell’intera collettività non di porre interrogativi conflittuali.