di Giuseppe Ambrosino di Bruttopilo
Ogni libro andrebbe sempre letto una seconda volta. Specialmente un buon libro.
Un buon libro, infatti, non si lascia mai scoprire completamente nel primo approccio. Quando ti ritroverai tra le mani,un libro qualsiasi, a prescindere dal suo contenuto, della cui bontà, certamente, non sei ancora consapevole, tu cercherai subito di sfogliarlo, di scorrerlo con gli occhi, pagina per pagina, con l’ansia di scoprire alla fine il mistero che immaginavi in esso.
Attratto soltanto dalla curiosità di sapere come vada a finire, ti ritroverai alla fine all’ultima pagina, con l’intero volume tra le mani, di cui avrai divorato magari le pagine una per una, ma non avrai gustato il sapore del volume intero. E capirai che il vero sapore, il vero godimento sta nella bellezza del contenuto, che va oltre lo scarno volume che ti ritrovi tra le mani. E allora sarai tentato di scoprirlo più a fondo, ritornando daccapo, magari rivestendolo di nuovo con un abito diverso, più fine, più elegante, per scoprire oltre le nude pagine, la bellezza vera, e il piacere più puro dopo una meditata lettura.
Anche se la prima volta la lettura ti sia apparsa piacevole, non ti trasmetterebbe mai il senso di sublime appagamento, che ricaveresti da una seconda lettura, condotta in maniera più lenta e meditata.
Leggere un libro per la seconda volta è un piacere diverso, non dico maggiore, ma certamente più profondo, perché nella rilettura si apprezzeranno molto più dettagli e significati diversi.
Ritroveresti scale di valori diverse e paradigmi di bellezza che ti erano magari sfuggiti la prima volta. Sfuggiti non solo per fretta e disattenzione, da parte tua, ma per nuove esperienze di vita.
Il libro alla fine è sempre lo stesso, anche se in veste diversa, ma sei tu che nel frattempo sei cambiato e ti presenti diverso alla scoperta del libro.
L’esperienza di vita che hai acquisito nell’intervallo di tempo, tra la prima e la seconda lettura, te lo fa apparire come un avvenimento nuovo. La prima volta non ti sei soffermato abbastanza su un personaggio. Non sei stato in grado di conoscerne la vera natura, il suo dramma interiore, l’intimo significato. Ti sei attardato nella descrizione dell’ambiente, su qualche racconto sporadico, ma difficilmente sei entrato nel personaggio, vivendo, soffrendo e pensando come lui.
Conoscere a fondo un personaggio è utile per poter capire il vero significato che l’autore ha voluto trasmettere nella sua opera: la sua vera funzione.
La tua attenzione magari la prima volta non si è soffermata su un personaggio, sulla trama, sull’intreccio delle situazioni, sulle descrizioni dell’ambiente, dispersa soltanto nelle tue immaginazioni, nella tua ansia, nella tua semplice curiosità di conoscerne la storia.
Oggi avrai la possibilità di provare nuove sensazioni, di assaporare in maniera diversa il vero significato del libro “L’isola nell’isola”, scritto da Giacomo Retaggio nel 2000, e che si presenta a tutti in maniera diversa, in una veste più fine, più elegante, e soprattutto più viva per le numerose fotografie che lo ingentiliscono. Leggi per la seconda volta il libro. Dopo tredici anni lo gusterai con spirito diverso, con animo più riflessivo.