Procida: L'ultimo … Intrigo.

di Francesco Marino
Giacomo Retaggio è certamente l’uomo di punta della cultura procidana, emulando, e a nostro parere superando, il dott. Vittorio Parascandola.
A cadenza quasi biennale i suoi libri, intrisi della cultura procidana, fanno notizia e sono attesi dai suoi affezionati lettori con grande curiosità. Retaggio, più che un romanziere, è un formidabile raccontatore affabulatore della storia di Procida della serie: “La storia siamo noi”. Con quest’ultimo libro: “Intrighi e calunnie in sacrestia” rompe un tabù: narrare le nefandezze del clero di Procida e, nel contempo, l’eroismo di un suo rappresentante, il curato Tommaso Scotto Galletta.
Qualche mese fa avemmo il privilegio di leggerlo in anteprima e ne rimanemmo affascinati e, nello stesso tempo, sgomenti considerato l’intensità e la gravità dei fatti narrati.
Certamente l’autore avrà avuto delle perplessità nel pubblicarlo ma il testo, portato all’attenzione del Cardinale Sepe ha avuto il suo “imprimatur”. Qui sta la grandezza del Cardinale Sepe che non ha messo l’opera di Retaggio all’indice anzi, ne ha consigliato la divulgazione e la lettura in quanto solo quando si è posti davanti a situazioni limite se ne esce, comprendendo certe verità, fortificati nella fede.
Il dott. Giacomo Retaggio è certamente un amante della sua Procida, ha un debole per il nostro quartiere di “Semmarezio” che fu certamente nei secoli scorsi il centro culturale dell’isola.
Bene! Il dott. Retaggio aveva programmato di presentare il suo piccolo capolavoro il giorno 6 agosto proprio nello scenario di Piazza dei Martiri, Gli abitanti del quartiere si erano preparati ad onorare l’evento. Una sua poesia, di circa quarant’anni fa che titola appunto “Semamrezio” era stata scovata è affissa, da qualche giorno, alle edicole “spontanee” del quartiere. Ma, colpo di scena, la politica, fiutato il colpo, si è impadronita dell’evento dirottandolo in altro loco.
Così, come il curato Tommaso Scotto di Galletta fu convocato in Curia per rimanervi “prigioniero” per tanti anni, il nostro Retaggio è stato indotto a tradire un amore per trasferirsi da Elsa, pallino di un noto assessore. Ma, questa volte, non c’è voluto un Papa per scoprire l’intrigo.
A Retaggio auguriamo un grande successo, a voi tutti consigliamo di legger il libro, preferibilmente nella solita Piazza dei Martiri dove ancora sopravvivono i luoghi mirabilmente descritti dal nostro Giacomo. Vedrete che riceverete nuove sensazioni.

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