Procida. Misteri: la soluzione si allontana.

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Di Luca Maiorano

Una comunicazione a senso unico ha caratterizzato l’incontro “pubblico” organizzato dall’Associazione I Ragazzi dei Misteri principalmente per “discutere” il perchè dell’interruzione, in atto da alcuni giorni, dei laboratori per ragazzi.

La Costituzione Italiana all’articolo 18 recita: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.”

Dall’articolo in questione mi sembra chiara la volontà del Costituente di garantire il diritto all’associazionismo.
Eppure nn riesco a capire perchè a Procida si ha difficoltà a comprendere questo articolo.
Non mi sembra che l’Associazione “Ragazzi dei Misteri” (d.s. RDM) sia la titolare di tutti gli spazi pubblici tanto da condizionare, e limitare ad altri, la partecipazione alla manifestazione più antica dell’isola.
Premesso questo vorrei analizzare, per grandi linee, ciò di cui si è parlato oggi, domenica 27 novembre 2011, in Terra Murata.
La “vetrina” allestita da RDM ha retto fino ad un certo punto.
Tutti ascoltano l’apertura del Presidente, l’autoproclamazione di alcuni componenti dell’associazione nonchè l’intervento, molto plateale e di parte, di Don Lello Ponticelli, con tutta la teatralità dell’uscita di scena, fin quando si comunica che non si possono fare domande perchè è un’assemblea dei soci.
Allora qui nasce la prima domanda:
che senso ha fare un’assemblea pubblica quando non ci può essere confronto e comunicazione?
Quando alla domanda del Presidente di Arti e Culture Misteriali (d.s. ACM) il Presidente RDM non risponde perchè non poteva è stato logico che è decaduto tutto il valore dell’incontro.
La questione è molto semplice:
Negli anni è venuta meno, sempre più, la possibilità di usufruire di spazi messi a disposizione dai cittadini, i “Portoni” per capirci. Nel 2004 nasce l’Associazione RDM, lavorano alla salvaguardia della processione del Venerdì Santo e tramite le tendostrutture, acquistate dal Comune di Procida, riescono a mantenere in piedi, non senza grandi difficoltà, la costruzione dei “Misteri” e quindi lo svolgersi della manifestazione,
Oltre questo hanno tanti altri pregi e meriti tra cui partecipazioni alle Sagre, al Palio di S.Anna, finanche al Giubileo di Napoli, partecipazione voluta dal Cardinale Sepe in persona.
Tutti applaudiamo questi Ragazzi, tutti riconosciamo il grande lavoro svolto.
Nel 2011 nasce, dalla scissione di alcuni membri da quest’ultima, Arti e Culture Misteriali e partecipa alla processione del 2011 con 19 Misteri.
Rappresentano un tot di persone che vogliono fare la processione senza doversi obbligatoriamente iscriversi a RDM.
E’ un diritto protetto, è lecito se non erro.
Qui nascono altre domande:
perchè una parte della popolazione, che si rispecchia nei criteri di questa nuova associazione, non può avere gli stessi diritti dell’altra?
Perchè nella giusta percentuale, proporzionata al numero delle persone che rappresenta, non può usufruire di spazi pubblici nello stesso modo dell‘altra?
Perchè si vuole a tutti i costi negare questo diritto?

Non mi sembra sia stato gettato fango su gli altri, non mi sembra che si voglia distruggere una realtà ma semplicemente crearne un’altra.
Attualmente RDM gestiscono 5 spazi “chiusi” dell’ex struttura carceraria e 5 tendo-strutture (di proprietà del Comune di Procida), e ACM 2 spazi chiusi e 2 tendo-strutture.
Mi sembra giusto, non vedo nulla di male.
Vogliono lavorare anch’essi alla realizzazione delle tavole iconografiche necessarie per lo svolgimento della processione, ma senza togliere meriti ai RDM.

Ho assistito a questo incontro interessato, da cittadino, all’evoluzione dell’isola.
Vi premetto che ero li non per prendere posizioni ma semplicemente come appassionato di associazionismo. Credo fortemente che Procida ha tantissima arte che si concretizza, molto spesso in modo glorioso, nell’associazionismo.
E’ di sicuro il valore aggiunto dell’isola e molte speranze sono connesse alla sua tutela.
Tutto l’incontro mi è sembrato volto ad elogiare l’operato di questa associazione, di cui tutti siamo a conoscenza.
Oltre ai rappresentati dell’associazione era presente al tavolo anche l’Assessore Maria Capodanno, secondo me l’unica persona realmente interessata a risolvere il problema con proposte concrete ovvero l’impegno del Comune di Procida nell’acquistare altre due tendo-strutture necessarie per creare i presupposti, e quindi gli spazi, necessari alla realizzazione dei misteri.
Il Presidente di RDM Peppe Comito chiede la restituzione delle due tendo-strutture, concesse dal Comune, alla nuova associazione, perchè “noi abbiamo fatto questo, quell’altro e Sant’Anna”.
(Va bè abbiamo capito siete stati molto bravi, ve lo riconoscono tutti ma stavamo parlando di altro….)
Si ricorda però che le tendo-strutture sono del Comune di Procida e servono per la realizzazione dei misteri, non dei misteri dei Ragazzi dei Misteri, ma dei misteri quelli realizzati da procidani, da 400 anni, a spese loro….
Ma andiamo avanti…
Verso le 18.15 inizia lo show, con tanto di predica clericale, di Don Lello Ponticelli.
Dopo aver ribadito più volte di non aver “ancora” riportato nulla della vicenda al Cardinale Sepe, l’insistenza mi sembrava quasi una minaccia, continua con gli elogi ai RDM e dopo una predica sui valori, fuoriluogo, inutile e fine a se stessa, termina il discorso prendendo una chiara posizione a favore dei RDM ma senza offrire alcuna idea per la soluzione del problema.
Visto che era impegnato è andato via uscendo di scena tra gli applausi, e lì mi son confuso e non sapevo se ero ad un’assemblea o a teatro.
Dopo un’ora e mezza di monologo pro RDM viene concessa la possibilità di intervenire.
Prende la parola il presidente di ACM Angelo Gaudino, nelle sue poche parole si evince chiaramente la disponibilità a comunicare ed a “restituire” le due tendo-strutture se il Comune di Procida provvede all’acquisto di altre due tendo-strutture e, seguendo lo stesso criterio di 7 anni fa, le da in gestione ad ACM.
Ricordiamo che il diverbio è nato perchè ACM ha depositato fuori le sedi di RDM materiale di loro proprietà, abbandonato da anni nei locali a loro concessi.
Alla domanda di A.Gaudino “noi stiamo svolgendo un lavoro di bonifica di questi spazi e 25 giorni fa ho chiamato il Pres. Comito chiedendo di togliere questo materiale, è vero Presidente?”
Nessuna risposta perchè non si possono fare domande….senza parole!!!
Alcuni interventi del pubblico sottolineano anch’essi che quegli spazi in realtà sono di tutti e di nessuno e quindi si propone la creazione di un comitato che gestisca solo gli spazi, ma nessuno da importanza a questa proposta.
L’assemblea prosegue.
Prende la parola Antonio Brecciano, ex presidente di RDM e membro del consiglio direttivo ma il suo intervento volge ancora una volta solo e semplicemente a lodare l’operato di RDM, nessuna proposta…solo (auto)elogi.
Subito dopo interviene Marco Ambrosino, membro di RDM, sottolineando l’importanza di RDM perchè oltre la processione hanno creato la cittadella dei misteri, il museo, il laboratorio. L’intervento preciso di Ambrosino sottolinea ancora una volta l’operato dei RDM.
In tutto questo continuo ad affermare che nessuno e dico nessuno non riconosce ciò che è stato fatto.
Ma non significa che non devono esistere altre realtà.
Non significa che i RDM devono essere i detentori degli spazi, delle tendo-strutture, della processione.
Vorrei sottolineare la palese chiusura dei RDM e l’evidente disprezzo che soprattuto alcuni componenti “anziani” mostravano verso i membri dell’altra associazione.
L’incontro è terminato senza nessuna soluzione al problema.
Prima della chiusura interviene un genitore, al di fuori delle parti, che chiede semplicemente la riattivazione dei laboratori e che queste controversie vengano risolte senza nuocere alla popolazione.
La minaccia infantile di terminare i laboratori alla fine non ha funzionato.
I problemi si risolvono comunicando e spesso scendendo dal piedistallo su cui alcune persone salgono.
L’umiltà, la passione e l’interesse alla collettività devono essere i valori che spingono ad operare.
I risultati poi sono tangibili, gli elogi ovvii.
Ma il diritto all’associarsi nessuno può negarlo.
Oggi Procida vede di fronte a se un periodo difficile dove è richiesto il contributo di tutti per dare una svolta. Nel 2012 arriverà l’America’s Cup. Dobbiamo essere uniti e compatti per lavorare ad un obiettivo comune.
E’ necessario mettere da parte invidie personali, rancori vari ed iniziare ad operare seguendo metodologie che supportino al massimo lo sviluppo del territorio.
Progettare e realizzare insieme eventi che possano dare rilievo, nel rispetto della tradizione, ad un territorio stupendo come il nostro.
Cercare in tutti i modi di non prendere esempi errati, tipo le manifestazioni organizzate dal nostro Assessorato al Turismo. Idee finanziate buttate lì senza progettualità, senza veridicità. Finiamola di raccontarci bugie e di far finta di aver fatto, di aver lavorato. Ogni tanto un’ esame di coscienza ed un bagno di umiltà non possono che far bene.
Coesistere e cooperare devono essere le parole d’ordine a sostegno della progettualità.
Per risolvere questa situazione bisogna solo volerlo.
La responsabilità dei Presidenti delle suddette associazioni è tale da non poter sottovalutare e rinviare la soluzione del problema.
Non servono finte assemblee pubbliche, non servono tutte le chiacchiere di chi è a difesa di….
Serve buonsenso e obiettività.
Va preso atto delle nuove realtà e vanno offerte le stesse possibilità date agli altri.
In questo confido, affinchè il problema si risolva al più presto riuscendo ad offrire a tutti gli appassionati di quest’arte bellissima lo spazio per la realizzazione del tanto amato “Mistero”.

Luca Maiorano

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