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Procida: Musica e teatro hanno impreziosito gli eventi della Settimana Santa

Di Michele Romano

PROCIDA – Dentro la “Via Crucis” delle armi letali in Siria, degli atti di terrore sanguinario di Stoccolma, delle chiese copte cristiane di Tantra ed Alessandria d’Egitto, del femminicidio quotidiano che invade la nostra esistenza, il fuggiasco assassino di Budrio e, purtroppo, tanto altro ancora, la “polis micaelica” ci ha offerto, nel corso della Settimana Santa, due eventi dai toni emozionanti, meditativi e di sofferta riflessione.

Il primo l’abbiamo vissuto nella chiesa di Santa Margherita Nuova presso il suggestivo borgo medioevale di Terra Murata, con le ammirevoli donne del coro “Le Pleiadi”, guidate in modo sublime dai maestri Michele Costagliola d’Abele, Mena Pugliese e Gianfranco Manfra, nel trasmettere il palpito intenso della narrazione di Fabrizio De André della “Buona Novella Evangelica”. Con la sua alta e profonda spiritualità laica l’artista genovese, ci racconta qui, attraverso la dolcezza melanconica del canto femminile, il compito che Cristo ha affidato alla “ecclesia”, agli apostoli, ai discepoli di Emmaus, fino a noi contemporanei di testimoniare e diffondere la radicalità della sua presenza terrena, sia attraverso l’annuncio della Parola che porsi al servizio del fratello, in primo luogo con i più poveri, gli emarginati, i diversi, gli ultimi, sempre in difesa di Abele contro il lupo Caino. Tutto ciò impreziosito dallo stile incomparabile dell’Ave Maria, che confessiamo, per ricordi nunziali, ci ha catapultati nel dolce sentiero della commozione.

L’altro evento è stato l’interpretazione, nel cineteatro “Procida Hall”, della tragedia di “Otello”, con una qualità alta, da parte dei “Lazzari Felici” guidati dalla poliedrica e creativa Marianna.

Mettere in scena uno dei capolavori del grande drammaturgo inglese, figlio esemplare dei grandi tragici greci (Sofocle, Eschilo, Euripide) in cui il disprezzo e l’uso miserabile del corpo e dell’anima della donna costituiscono il filo conduttore dell’opera, ha assunto il significato di una forte denuncia dello sterminio femminile che accade sia dietro le mura della famiglia che in tutti i luoghi della società.

Così musica e teatro, in questi giorni, hanno impreziosito lo stupore e bellezza del nostro sito marino.

(foto di Gerardo Cerase)

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2 commenti

  1. Evviva la ” POLIS MICAELICA”

  2. Quando ho conosciuto ” La Buona Novella ” sono rimasta affascinata
    dai testi scelti e dalle emozioni che in me, allora ancora giovane ed inesperta suscitavano.
    Ho avuto quindi l’opportunità ed il privilegio di conservarli gelosamente
    nella mia raccolta di preziose testimonianze letterarie e musicali, da preservare nel tempo .
    Ancora oggi suscitano in me rare emozioni e sensazioni che, giustamente vanno memorizzate
    e valorizzate a qualsiasi livello, in omaggio al defunto e celebre cantautore ancora oggi celebrato, fautore di significati biblici e di spessore e valore non certo indifferenti ….
    Dott. Romano i nostri complimenti per le citazioni dovute!

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