Comunicato stampa
Da più’ di 10 anni l’Amministrazione di Procida reperisce risorse straordinarie per pareggiare le spese del Comune: prima i condoni, poi la vendita degli appartamenti e dei terreni, successivamente la svendita delle “case popolari” alla Corricella.
Tuttavia, nonostante siano andati persi i beni accumulati da generazioni di procidani, il bilancio dell’Ente continua ad essere deficitario.
Anche dopo il Consiglio comunale del 26 ottobre u.s., l’Amministrazione per pareggiare le entrate con le uscite del 2012 ha deciso di:
- CEDERE la quota di partecipazione nel porto turistico “Isola di Procida Navigando”;
- AUMENTARE l’IMU, stabilendo l’aliquota massima del 10,6 per mille sulle “seconde case”!
MAI quest’Amministrazione ha deciso un significativo TAGLIO alle SPESE, o una riorganizzazione dell’Ente Comune!
L’incapacità e l’incompetenza a gestire la cosa pubblica continuano a ricadere sulle famiglie procidane, riducendo il loro patrimonio collettivo, tagliando i servizi e aumentando le tasse.
Addirittura oggi rischiamo un nuovo aumento della tariffa rifiuti, a causa dell’insufficiente livello di raccolta differenziata!
Prevedendo sin dal mese di marzo questo epilogo, abbiamo proposto una serie di tagli alle spese pubbliche improduttive, ricevendo un netto rifiuto anche a discuterle.
Per la gestione dei rifiuti, abbiamo fatto una serie di proposte, anche queste agli atti della Commissione competente, per migliorare il servizio e ridurre la tariffa rifiuti, ricevendo un altro netto rifiuto!
Con questi amministratori e’ impossibile confrontarsi, nonostante il nostro lavoro in Consiglio Comunale: ai procidani non rimane che l’arma del voto per licenziarli definitivamente!
Procida, 28 ottobre 2012
Procidainsiem jatv a cuccà jatvenn a cas mank l’opposizion sit buon a fà, stamm stank; tnit a panz k’arriv mocch,è cchien jat a ffà a cazett, si a sapit fa!!!!!!!!!!! scurdammc o passat simm è Procid paisà.E’ chiacchier vann o vient……….è pur maltiemp!!!!!!!!!!!sntit a me JATVENN sntit a mmè facit kkiù bella figur; tant ripet nun srvit a NIENT. Anellì chist è u mument bbuon p ttè nun ffà kkiù brutt figur, o riest ssò guagliun,comm ven accussì sa pigliun. Scusatm o scritt,pardon.