Procida. Per Nicola Lamonica “Oscena delega del Consiglio alla Giunta Regionale per la CO.RE.MAR”

barca.jpgQuanto sta accadendo in Sicilia, che vede un primo momento di rivolta a Favignana contro la decisione della Siremar di ridurre i collegamenti marittimi tra la terraferma e le isole Egadi, è la naturale conseguenza di una politica nazionale sui trasporti marittimi fatta di tagli sui servizi essenziali pur di fare quadrare il bilancio che mettono in crisi diritti di cittadinanza realizzati con la continuità territoriale delle isole minori oltre che lo sviluppo delle stesse, con notevole incidenza sul piano delle conquiste fatte con la legge 169/75.
Oggi, con la Finanziaria 2009 il Gruppo Tirrenia – di cui la Siremar è parte insieme a Toremar, Caremar, Saremar – può disporre solo di 157 milioni di euro ( meno di quanto già speso nel passato anno) per assicurare gli servizi del 2008 mentre una preventivata cifra, non lontana dalla realtà, parla di circa 220 milioni di euro. Ai detti tagli finanziari non possono, quindi, che seguire conseguenti tagli sulle linee ( se si vogliono mantenere le linee ed alti i livelli di qualità e di sicurezza) a meno che la Regione non integra con propri fondi i servizi offerti attraverso una propria Regionale. Il grido di allarme viene in queste ore dal Sindaco di Favignana quando afferma che “ il servizio di collegamento marittimo e’ un diritto sia per esigenze di mobilita’, che per assicurare la continuita’ territoriale e soddisfare le esigenze dello sviluppo economico e sociale.” Aggiungendo poi che “non si può assistere inermi allo smantellamento di una compagnia di navigazione, che invece dovrebbe essere potenziata”.
L’Autmare raccoglie l’indicazione di lotta che viene dalla protesta di Favignana che è quanto mai attuale anche in Campania. Occorre far presto per costruire il nuovo che per le isole minori significa costruire “ vere pubbliche regionali marittime “ in sostituzione delle regionali Tirrenia perché l’anno di proroga, di cui godono la Tirrenia e le sue consociate, prima della svendita totale e della privatizzazione, è già iniziato.
Ma in Campania alla detta protesta, qualora dovessero esserci dei tagli, ne vedo in aggiunta anche un’altra, localmente molto significativa. Quella relativa alla costituzione della Compagnia Regionale Marittima S.p.A. che con la delega data alla Giunta Regionale da parte del Consiglio parte proprio male. E stavolta l’errore, se di errore si tratta, della opposizione a Bassolino. L’emendamento alla Finanziaria Regionale è stato infatti presentato da AN attraverso l’ on. Diodato. In sostanza il Consiglio Regionale rinuncia ad intervenire sulla tematica e delega alla Giunta che “ contesta” chiamandola a decidere ” con proprio atto – si legge nel dispositivo di legge – l’organizzazione, la partecipazione societaria, le modalità di funzionamento della Compagnia Regionale Marittima S.P.A.”.
A dire la verità, pur apprezzando l’impegno del proponente on. Diodato per l’iniziativa in sé e per la cifra che ha voluto che s’inserisse in Bilancio per la fase di avvio di detta società, la detta delega sa tanto di un “ atto di pentimento e di generosità “ alquanto strano nei confronti di una Giunta e di un Assessorato ai Trasporti che mal ha gestito finora il settore marittimo. E’ come aver affidato le pecore al lupo !!!!
La preoccupazione è tanto più forte perché la delega viene da parte di una forza di opposizione! Siamo di fronte, ad avviso della scrivente, ad un vero suicidio politico o ad un “inciucio istituzionale” che nulla promette di buono e che, se si esclude l’impegno del Sindaco di Lacco Ameno Tuta Irace che con una propria nota inviata alla Regione ha avvertito delle conseguenze di tale atto, passa col silenzio complice degli altri Amm.ri delle isole del Golfo di Napoli e di tutte le forze politiche oggi presenti in Consiglio Regionale.
Nicola Lamonica

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