Procida. Sanità: formiamo il distretto delle isole.

Nel leggere la proposta elaborata dal dott. Luciano Venia, che considera le isole come insieme omogeneo e specifico nell’ambito di un modello speciale che tutela e valorizza i territori insulari, nel rispetto della Costituzione, tanto per far uscire dalla condizione di disagio e minorità le isole attraverso il recupero del protagonismo e diritti con la costituzione dell’Ente per il territorio dell’Oltremare Italiano, da equiparare per ruolo e funzione, alle Città Metropolitane, sento l’esigenza di esprimere qualche considerazione. Considerazione in termini positivi della suddetta definita dall’autore. In modo appropriato, una rivoluzione copernicana per le isole, entrando nel merito di una problematica, che avrebbe una rilevanza enorme nell’abito dell’attuazione della proposta di legge, cioè quella della sanità. In tal senso, questa proposta, può offrire una spinta alla costituzione di una migliore organizzazione sanitaria delle isole inserendola su una progettualità ampiamente autonoma.
Pertanto mi sembra poco gratificante partecipare alla competizione tra chi vuole restare nell’ASL NA2 e chi, invece, vuole approdare alla ASL NA1, sintomo d’assuefazione ad una mentalità di totale dipendenza a qualcuno o a qualche entità avulsa completamente dalle problematiche territoriali. Su questo aspetto trovo paradossale, infatti, che le reali esigenze dei territori debbano essere filtrate in contesti contemplamenti avulsi dallo stesso dove, per fare un esempio, se occorre far fronte ad una priorità quale può essere l’ampliarsi della platea di soggetti con patologie da diabate, per le quali oltre al diabetologo sarebbe necessario rinforzare figure professionali tipo cardiologo, oculista e neurologo, non ci si può ritrovare ad avere ginecologi a iosa.
E questa prassi così collaudata non ha bisogno di ulteriori commenti poiché è sotto gli occhi di tutti coloro che sanno vedere ed osservare le cose.
Da queste considerazioni vorrei invitare le comunità isolane e le rispettive Istituzioni a volare alto appropriandosi della propria dignità ed autonomia. Ed in tale direzione propongo di lavorare alla costituzione di un distretto delle isole, partendo dalla realizzazione di un tavolo di concertazione, ponendo insieme tutte le risorse territoriali, che sono tante, su motivazioni che non siano esclusivamente legate al lauto compenso che oggi, viceversa, muove coloro che sono chiamati a svernare nelle nostre amene località.
Michele Romano

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