Il dramma dell’Emilia Romagna è sotto gli occhi di tutti. Scene sconvolgenti si susseguono in TV lasciandoci sgomenti. Ancora una volta una calamità naturale colpisce il nostro paese e tutto sembra sgretolarsi e sciogliersi. Eppure l’Emilia Romagna non è una zona di prima fascia di rischio: ed allora? Dobbiamo dedurre che essendo l’isola di Procida e tutta l’area Flegrea fortemente a rischio ci dobbiamo, ragionevolmente, porre alcune serie domande: che cosa accadrebbe se un terremoto colpisse Procida?
La domanda, ovviamente, tende soprattutto a far riflettere coloro che guidano il Comune. Si sa che a Procida c’è un’eccellente Protezione Civile, fatta da volontari, che rappresentano i nostri magnifici angeli custodi ma basterà, in caso di emergenza? C’è un piano di emergenza conosciuto dai cittadini?
Probabilmente a livello regionale si ma, a quanto ci risulta, nessun cittadino è informato in merito, a differenza dei bambini che, quantomeno a scuola fanno le prove su quello da fare in caso di sisma.
Ed allora il Sindaco commissario faccia suo il problema e ci comunichi eventuali piani di emergenza se predisposti.
Da parte dell’opposizione si è mai posta la domanda: Procida è preparata ad un terremoto?
Noi, come voi, facciamo tutti gli scongiuri possibili ma prevenire è sempre meglio che curare dopo.
Intanto la generosa Procida si attiverà sicuramente per aiutare i nostri amici romagnoli ed emiliani.
Bravo Franco. Sono perfettamente d’accordo con te. E’ vitale avere un piano d’emergenza, ma non solo sulla carta, ma che sia conosciuto e provato sul campo con esercitazioni. Purtroppo il difficile sta nel far entrare nella mentalità della gente quanto sia importante fare le esercitazioni e rispettare le regole, che devono essere chiare e di facile applicazione, in modo da coinvolgere tutti.
…e quali sarebbero le vie di fuga a Procida??? Un elicottero???!!