Comunicato stampa Circomare Procida
Una segnalazione agli apparati VHF della Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida, nella prima mattinata di martedì 9 agosto u.s., ha preannunciato agli uomini della Guardia Costiera il macabro ritrovamento.
“Abbiamo avvistato una tartaruga marina semiaffiorante e ferita appena fuori dal porto” ha riferito il conducente di un natante da diporto in transito nel canale di Procida.
Il personale militare, a bordo del gommone in dotazione per la stagione estiva GC 282, ha prontamente verificato la segnalazione, perlustrando lo specchio acqueo prospiciente il molo di ponente del porto Marina Grande di Procida e conseguendone il riscontro diretto mediante il ritrovamento del rettile in argomento.
All’atto del ritrovamento e del prelievo da mare, reso difficoltoso dai settanta chilogrammi di peso stimato, la tartaruga, un esemplare adulto della specie Caretta Caretta, non dava segni di vitalità, mostrando una mutilazione del carapace ed una ferita profonda agli organi interni, presumibilmente per effetto dell’impatto con l’elica di un motore.
Recuperata ed assicurata in un grosso recipiente con acqua di mare, la tartaruga marina è stata custodita presso la sede dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida per essere successivamente consegnata al personale qualificato dipendente della Stazione Zoologica Ambientale “Anton Dohrn” di Napoli, là dove ne è stato accertato il decesso.
“Tra i siti di nidificazione censiti nel Mediterraneo vi è la spiaggia di Cuma, frazione del Comune di Pozzuoli” – riferisce il comandante del porto – “Non deve stupire, quindi, che nei mesi di giugno, luglio ed agosto, ci si possa imbattere in esemplari di questa specie marina altamente migratoria”.
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