Dal blog di Massimo Alberizzi inviato del Corriere della Sera, vi proponiamo il documento ( finito alla stampa di “regime”) con cui le famiglie dei marittimi della Savina Caylyn prigionieri dei Pirati Somali; hanno risposto alla nota di Palazzo Chigi, diffusa dall’Ansa.
Il comunicato in questione
“In relazione alla nota di Palazzo Chigi riguardante la Savina Caylyn apparsa oggi 17 settembre su Ansa – c’è scritto – le famiglie dei connazionali sequestrati, come si legge nel comunicato, hanno sì incontrato i massimi vertici istituzionali del governo, ma a questi ultimi non hanno mai ribadito che gli organi di informazione mantenessero sulla vicenda il massimo riserbo”.
“Anzi, come familiari dei marittimi della Savina Caylyn, lavoratori onesti e non evasori di fronte al fisco italiano – continua la lettera inviata agli organi s’informazione – chiediamo agli organi di comunicazione di continuare a raccontare il dramma quotidiano che si perpetua ormai da quasi otto mesi sulla petroliera davanti alle coste somale. Dramma cui l’armatore Luigi D’Amato deve trovare la definitiva soluzione affinché i 22 uomini dell’equipaggio facciano ritorno alle loro famiglie liberandoli da pirati senza scrupoli”.
“Il No all’intervento militare – conclude il documenti – è ribadito dallo stesso equipaggio della Savina Caylyn , come abbiamo avuto modo di sentire dalla voce del comandante Giuseppe Lubrano Lavadera, un blitz militare ora non garantirebbe la salvezza degli uomini a bordo della nave stremati nella mente e nel corpo dalla lunga prigionia”.
Nelle foto il comunicato ANSA, la Savina Caylyn e il comandante Giuseppe Lubrano Lavandera