La normativa che disciplina l’IMU (Imposta Municipale Unica sui fabbricati ed i terreni) è articolata ed ancora in divenire, tuttavia qualche simulazione di calcolo è possibile per valutarne gli effetti per l’economia della famiglia!
Facciamo due esempi reali a Procida, prendendo a riferimento i fabbricati di una famiglia che risiede anagraficamente a Procida e vi dimora abitualmente.
1. Abitazione principale con una pertinenza (rendita catastale euro 1.000) posseduta da una famiglia con due figli di età non superiore a 26 anni.
Procedimento di calcolo: 1.000 x 1,05×160=168.000 euro
Detrazione fissa: euro 200
Ulteriore detrazione per i due figli: euro 100.
Con l’aliquota-base di 0,4%, l’importo IMU da pagare è di euro 372 =(168.000×0,4%)-200-100.
Se il Comune di Procida aumentasse l’aliquota al 0,5%, l’importo IMU da pagare diventa di euro 540 =(168.000×0,5%)-200-100.
Se, poi, l’aliquota fosse fissata al massimo, cioè 0,6%, ecco che l’importo IMU da pagarsi diventa di euro 708.
Con l’ICI la famiglia non pagava alcunché per l’abitazione principale!
2. Altri fabbricati (esempio: seconde case, abitazioni affittate,case date in uso gratuito ai parenti): rendita catastale euro 1.000
Procedimento di calcolo: 1.000 x 1,05×160=168.000 euro
Detrazione fissa: euro 0
Ulteriore detrazione per i figli: euro 0
Con l’aliquota-base di 0,76%, l’importo IMU da pagare è di euro 1.277 =(168.000×0,76%).
Se il Comune di Procida aumentasse l’aliquota al 0,86%, l’importo IMU da pagare è di euro 1.445 =(168.000×0,86%).
Se il Comune di Procida fissasse l’aliquota al 0,96%, l’importo IMU da pagarsi diventa di euro 1.613 =(168.000×0,96%).
Se, poi, l’aliquota fosse fissata al 1,06%, l’importo IMU da pagarsi diventa di euro 1.781 =(168.000×1,06%).
Con l’ICI, a cui l’IMU è subentrata, tale famiglia pagava euro 735; quindi con l’IMU si paga dal + 74% al + 143% rispetto all’ICI; dipende dal Comune!
Alcune ulteriori riflessioni.
Gli esempi riportati ipotizzano un aumento dell’aliquota-base, ma esiste anche la possibilità per il Comune (di Procida compreso) di diminuire le aliquote-base, quella dell’abitazione principale e pertinenze fino al 0,2% e quella degli altri immobili fino al 0,46%.
Così come occorre agevolare le famiglie che danno le case in uso gratuito ai parenti per i quali costituiscono abitazione principale, viceversa considerate seconde case!
E cosa dire delle case date in fitto ad “equo canone”: non vanno agevolate anch’esse?
C’è un altro punto di riflessione che a Procida assume rilievo: le famiglie (tante!) che risiedono nell’Isola ma non vi dimorano abitualmente; queste famiglie non beneficiano delle agevolazioni dell’abitazione principale.
Infatti per abitazione principale s’intende l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
Si tenga, altresì conto, sempre ad uso-famiglia, che per pertinenze dell’abitazione principale s’intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2 ( locali di deposito), C/6 ( garage) e C/7 ( tettoie), nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate.
Sono queste ed altre fattispecie regolamentabili dal Comune; ma si vuole sostenere la famiglia?
Fate sapere cosa ne pensate a procida@blogolandia.it
leggi la simulazione scaricando anche il file allegato come immagine.